Al Teatro Alfieri di Ancona lo spettacolo “La Musica che non finisce” per ricordare Bruno Cantarini nel decennale della scomparsa
Al Teatro Alfieri di Ancona lo spettacolo “La Musica che non finisce” per ricordare Bruno Cantarini nel decennale della scomparsa
di MASSIMO CORTESE
ANCONA – Al Teatro Alfieri di piazzale Camerino, è andato in scena un suggestivo concerto del Gruppo musicale “Flora the band”.
Come ha ricordato ai presenti Giorgia Coppari, moglie di Bruno e nota scrittrice anconetana, il Nostro Amico, insegnante ed artista eclettico, ha sempre avuto molta passione per la musica, e soprattutto il desiderio di ascoltarla, scrivere pezzi e suonare con gli amici. Negli Anni Novanta Bruno creò un gruppo rock, dal nome affascinante di CROSSROAD (tradotto L’Incrocio); poi il gruppo si sciolse. Bruno aveva scelto questo termine proprio per sottolineare come il Gruppo fosse un incrocio di persone con età ed un background di diversa provenienza, ma che si erano ritrovate insieme nella band.
Probabilmente però, da quelle amicizie il desiderio di praticare è rimasto, ed almeno tre persone hanno ripreso a coltivare l’antica passione musicale, dando vita al Gruppo denominato “FLORA the band”.
Oggi, i FLORA the band si sono esibiti ricordando Bruno, con un Concerto distinto in due parti: nella prima sono stati eseguiti pezzi nuovi, alternando la lingua italiana a quella inglese, nella seconda dei motivi composti da Cantarini, che scriveva solo in inglese. I musicisti del Gruppo sono Giovanna Capogrossi alla voce, Giovanni Manzotti chitarra acustica e voce, Alessandro Albanelli chitarra elettrica e tastiere.
Per l’occasione, con FLORA theband ha suonato, Giacomo Cantarini, figlio di Bruno, che ha anche eseguito da solo alla chitarra elettrica un brano originale strumentale.
I tre musicisti di FLORA the band hanno ricordato l’incontro con Bruno: Giovanna, che non aveva mai cantato, venne scelta da Cantarini per le sue doti canore, Giovanni ha osservato che Bruno sapeva tirare fuori i talenti dalle persone che incontrava, ed Alessandro ha ricordato le telefonate, all’epoca considerate stressanti, con cui il Nostro Amico lo invitava a suonare, e che oggi reputa siano state determinanti per averlo fatto crescere e maturare.
I brani eseguiti hanno riscosso l’unanime consenso del pubblico accorso in gran numero, a testimonianza del fatto che, anche a distanza di dieci anni, rimane sempre vivo il ricordo che Bruno ha lasciato nei suoi amici.
Il fatto poi che tre di questi si siano ritrovati a cantare per lui, e -lasciatemelo dire – abbiamo ascoltato dell’ottima musica, è un motivo di vanto per loro, ma sicuramente la cosa avrebbe fatto piacere anche a lui.
Giacomo Cantarini è musicista professionista e berlinese d’adozione.
Come ogni anno, l’incontro è stato realizzato anche grazie alla collaborazione di AVSI, del Centro Culturale Miguel Manara e della Cooperativa “Il Piccolo Principe”. Le offerte raccolte sono state destinate al rinnovo di un’adozione a distanza con AVSI.
Un ringraziamento particolare va ad Alessandro Lazzari per la disponibilità della sala e a Simone Baldoni per i Suoni.
(Le fotografie sono di Stefano Sacchettoni)
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