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Atleta di Fano, Massimo Osanna: “Sì al ritorno dell’opera. Qui anche il Museo delle Arti Ritrovate in Mare”

Atleta di Fano, Massimo Osanna: “Sì al ritorno dell’opera. Qui anche il Museo delle Arti Ritrovate in Mare”

FANO – Ospite della presentazione del libro “Un Atleta venuto dal Mare”, organizzata dal Centro Studi Vitruviani, il direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, ha accolto l’invito del sindaco di Fano, Luca Serfilippi, affinché si formalizzi un protocollo di intesa per garantire le condizioni del ritorno dell’Atleta di Fano.

“Ci sono le condizioni per formalizzare questa disponibilità in un protocollo di intesa, in tempi utili al fine di rafforzare il ritorno dell’opera” ha dichiarato Osanna, sottolineando l’importanza di un impegno chiaro e condiviso per il futuro dell’opera.

Rivolgendosi al sindaco di Fano, ai colleghi del Ministero, ai relatori e al pubblico presente, Osanna ha evidenziato come la grande partecipazione al convegno dimostri quanto il tema sia sentito dalla comunità fanese.

Osanna ha inoltre manifestato la disponibilità a creare a Fano un museo dedicato alle opere ritrovate in mare che valorizzi il patrimonio storico e archeologico della città, con particolare attenzione alla sua eredità romana e al legame con Vitruvio.

“Un museo qui? Io direi di sì”, ha affermato il direttore, ricordando che già nella prima presentazione dell’Atleta a Roma, anche Luigi La Rocca, capo del Dipartimento per la Tutela, aveva condiviso la stessa visione.

Osanna ha sottolineato come Fano, per la sua importanza storica e per il suo passato romano, abbia bisogno di un museo che racconti adeguatamente la sua storia, valorizzando anche il contributo di Vitruvio e il significato del suo trattato, magari con strumenti multimediali che ne permettano una divulgazione più efficace.

“Se l’amministrazione è d’accordo, questo museo può nascere alla Filanda Bosone, dove si trova il Teatro Romano”, ha aggiunto Osanna.

In questo senso, il direttore ha ricordato che: “Abbiamo creato un primo museo a Roma e ne stiamo realizzando un altro a Napoli, a Castel Sant’Elmo. Fano potrebbe essere un’altra sede ideale, un luogo in cui far tornare alla luce tanti reperti che altrimenti resterebbero nei depositi”, ha concluso.

L’intervento del direttore ha rafforzato la volontà di avviare un percorso concreto per riportare a casa l’Atleta di Fano e valorizzare il patrimonio storico della città attraverso un museo dedicato.

 

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