A Moie torna la tradizionale festa di Sant’Antonio
A Moie torna la tradizionale festa di Sant’Antonio
MOIE – La tradizione vuole che Sant’Antonio Abate vissuto in Egitto tra il 250 e il 356, sia il protettore degli animali domestici. All’età di vent’anni abbandonò la sua vita agiata e si rifugiò dapprima in una zona deserta, e poi sulle rive del Mar rosso dove condusse vita di anacoreta.
L’iconografia lo ritrae spesso circondato da animali domestici e non, le raffigurazioni più comuni lo rappresentano insieme ad un maiale. Accanto a S. Antonio arde sempre un fuoco: “il fuoco di S. Antonio”. La dolorosissima e pericolosa infiammazione virale era ed è comunemente così chiamata perché per la guarigione si invocava Sant’Antonio abate, che aveva sopportato nel suo corpo piaghe molto dolorose scatenate da satana.
All’interno del ‘Abbazia di Santa Maria, collocato nell’abside laterale sud, vi è un cinquecentesco dipinto che raffigura San ‘Antonio Abate vestito con abiti vescovili, con la mitria ed il pastorale, seduto su di un trono. Sullo sfondo si intravedono un maiale nero, un bue, un fuoco, una campanella e delle palme , i suoi simboli caratteristici. I riti e le usanze legate alla sua festa sono molteplici. A Moie in passato i contadini assai numerosi, andavano alla funzione religiosa presso l’Abbazia di Santa Maria con un “fascetto” di fieno. Solitamente questi “fascetti” venivano legati con del vimine. Il fieno una volta benedetto, verso la fine della funzione religiosa, veniva successivamente distribuito agli animali. Altri contadini invece facevano benedire il grano oppure il granoturco.
Nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, venerdì 17 gennaio, le Sante Messe saranno celebrate in chiesa Santa Maria alle 10 e alle 18,30. La distribuzione del pane benedetto avverrà nella sala capitolare dalle 8 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30, invece la benedizione degli animali domestici sarà effettuata nel cortile di Santa Maria dalle 17 alle 17:30.
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