Agricoltura nelle aree interne, un lavoro in via d’estinzione
Agricoltura nelle aree interne, un lavoro in via d’estinzione
Servono azioni concrete per il futuro del settore e la sicurezza del territorio. Andrea Castellani (Base Popolare): “Fare agricoltura sostenibile tra le montagne marchigiane è ormai pionierismo, ma i giovani ci sono e vanno sostenuti”
FABRIANO – Nelle Marche il 64% degli agricoltori ha raggiunto l’età pensionabile, mentre solo il 2% ha meno di 30 anni. Con questi numeri il futuro dell’agricoltura, soprattutto nelle aree interne e montane, rischia di spegnersi. È questo il campanello d’allarme che Andrea Castellani (nella foto), coordinatore provinciale per Ancona di Base Popolare, ha lanciato da Argignano (frazione di Fabriano) nell’ambito della campagna di ascolto che ha avviato nei mesi scorsi.
“Dobbiamo invertire la rotta,” afferma Castellani. “Il ricambio generazionale in agricoltura non si è mai avviato veramente e questo compromette sia il futuro del settore, sia la salvaguardia del nostro territorio perché la manutenzione delle terre agricole è un pilastro fondamentale per prevenire disastri ambientali che sono sempre più frequenti, come frane e alluvioni. Se non sono gli agricoltori a prendersi cura del territorio, il rischio per le nostre comunità aumenta in modo esponenziale perché le amministrazioni pubbliche, evidentemente, finora non lo hanno fatto in modo adeguato”.
Molti i temi e le priorità raccolte da Castellani: accesso al credito e alla terra; politiche agricole regionali che andrebbero differenziate tra zone montane e costiere; le sfide legate ai sempre più frequenti eventi estremi; la formazione specifica e l’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale per un’agricoltura di precisione e più efficiente, ma anche per attrarre i giovani; infine, fondamentale, il bilanciamento della filiera.
“Riconoscere il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio è cruciale,” aggiunge Castellani. “Un terreno abbandonato è un pericolo per tutti: significa meno sicurezza, più rischio di disastri e una perdita per il nostro patrimonio naturale. Dobbiamo lavorare a fianco degli agricoltori per fornire loro il supporto necessario, sia economico che istituzionale, e per garantire che i giovani possano avvicinarsi a questo mestiere con meno ostacoli e preconcetti”.
Castellani conclude: “C’è molto da fare, ma non ci fermeremo. L’agricoltura non è solo una questione economica, ma anche un tema centrale per la sicurezza e la resilienza delle nostre comunità. Lavoreremo con gli agricoltori e le istituzioni per garantire un futuro all’agricoltura e sicurezza al nostro territorio e alle nostre comunità”.
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