CULTURAIN PRIMO PIANOPESARO

Pesaro rivive l’anno da Capitale della Cultura e passa il testimone ad Agrigento / FOTO

Pesaro rivive l’anno da Capitale della Cultura e passa il testimone ad Agrigento / FOTO

All’auditorium Scavolini un pomeriggio di immagini, parole e forti emozioni, insieme ai protagonisti che hanno reso straordinario il 2024

PESARO – All’Auditorium Scavolini Pesaro 2024 passa il testimone ad Agrigento 2025. E lo fa con una cerimonia che ha ripercorso le tappe dell’anno straordinario della Capitale italiana della cultura, attraverso le immagini e le voci dei protagonisti che hanno raccontato i numeri record del 2024: più di 110 mila presenze, oltre 1000 eventi dell’anno; 85 mila visitatori nei musei della città; un aumento di flussi turistici del 30% nei periodi di bassa stagione e del 15% durante il resto dell’anno; 35 eventi del dossier di Pesaro 2024, con “50×50: Capitali al quadrato”; centinaia di Volontarx. La musica, gli eventi che hanno segnato il 2024, i progetti realizzati che sono frutto della partecipazione di associazioni, volontari, scuole e professionisti. Poi il tema della Pace che ha guidato la Capitale, le opere artistiche e tecnologiche nate ed esposte negli ultimi mesi nel territorio, il coinvolgimento corale della provincia.

In apertura il sindaco Andrea Biancani, che ha dato il via alla cerimonia per il passaggio di consegne ad Agrigento, Capitale italiana della cultura 2025: “Abbiamo avuto una grande opportunità che i cittadini hanno compreso e di cui vanno orgogliosi. Per il futuro investiremo sulla cultura e sulla riqualificazione urbana, per una città più bella e accogliente”, ha sottolineato il primo cittadino davanti alla platea dell’Auditorium Scavolini, ricordando anche i grandi personaggi illustri – scomparsi – che hanno segnato la cifra culturale della città.

“Il grande Maestro Giuliano Vangi, a cui abbiamo dedicato l’esposizione “Verso il museo Vangi” – visitabile, al centro ArtiVisive Pescheria -, con 69 sue opere facenti parti del lascito che comporrà il museo permanente a lui dedicato, a Palazzo Mazzolari Mosca, fatto di 130 tra sculture e disegni. Un ricordo speciale va anche alla memoria di Gianfranco Mariotti, padre del Rossini Opera Festival; all’attore e regista Glauco Mauri, incontrato proprio durante l’ultima sua data al Teatro Rossini e a tutti gli altri grandi artisti che hanno segnato la nostra cifra culturale”. Poi, anche il doveroso ringraziamento a tutti i volontari che hanno sostenuto Pesaro nell’anno da Capitale, con particolare attenzione alla Protezione Civile e ai VolontarX, il progetto che è riuscito a coinvolgere oltre 500 persone per tutto il 2024.

“Tra le tante figure che vedo oggi qui presenti – continua Biancani -, non posso esimermi dal ringraziare il mio predecessore, l’ex sindaco Matteo Ricci – attualmente europarlamentare – che ha lavorato per anni affinché la nostra città potesse ottenere questo prestigioso riconoscimento”. Sentita riconoscenza anche per l’assessore alla Cultura Daniele Vimini e ai team della Fondazione Pescheria e di Pesaro 2024.

Poi i dati e il bilancio sull’anno da Capitale: “Abbiamo registrato più di 110 mila presenze, oltre 1000 eventi dell’anno. I visitatori dei musei sono più che raddoppiati, arrivando a sfiorare le 85 mila presenze annue. Tra le principali novità, abbiamo attivato tre tipologie di tour tematizzati, per un totale di oltre 250 appuntamenti in meno di sei mesi, affiancanti dall’apertura ai visitatori di luoghi simbolici come Rocca Costanza- chiusa da anni – e il Teatro Rossini. Oltre alla continua valorizzazione dei Mosaici bizantini in Duomo che proseguirà quest’anno anche con un progetto innovativo supportato della tecnologia avanzata”. Attraverso i 35 punti del dossier di Pesaro 2024, con “50×50: Capitali al quadrato”, tutti i Comuni della provincia sono diventati protagonisti per una settimana alla volta e, anche in questo caso, «abbiamo raggiunto numeri oltre ogni più rosea aspettativa: quasi 600 eventi che hanno coinvolto più di 1.500 enti e partner, registrando un aumento di flussi turistici del 30% nei periodi di bassa stagione e del 15% durante il resto dell’anno”. Ma questo è stato solo l’inizio di un viaggio che proseguirà con appuntamenti culturali importanti e di caratura internazionale “come l’ormai già affermato Rossini Opera Festival, che sarà presente anche in questa nuova stagione 2025, e che tornerà a svolgersi completamente in centro storico”.

“Grazie! È questo che sento di dire agli attuatori dei progetti, agli artisti, ai volontari, ai partner istituzionali – ricordo i 50 sindaci della Provincia – e privati, alle scuole e alle forze dell’ordine, che ci hanno accompagnato in questo anno unico: siete stati tutti fondamentali e ci avete fatto sentire davvero Capitale Italiana: così ha aperto Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo del Comune. Una menzione speciale agli sponsor – saluto la famiglia Scavolini grazie a cui ci troviamo nel luogo che ci ospita – presenza essenziale in una Capitale che ha raccolto oltre il 40% del budget dal mondo privato, dal sistema delle imprese e delle categorie. Abbiamo pensato Pesaro 2024 come progetto culturale e non immediatamente turistico, perché sapevamo che solo così avremmo comunicato una visione autentica di quello che siamo e avremmo conquistato per sempre, e non per un weekend, il cuore di visitatori, viaggiatori e dei cittadini temporanei: così abbiamo definito i turisti proprio per creare un legame affettivo con la nostra città. Il lavoro fatto è un patrimonio da non disperdere, e allo stesso tempo un grande vantaggio competitivo, se vogliamo imbarcarci nella sfida della Capitale Europea della Cultura 2033. Quindi vogliamo guardare avanti forti di un anno che ci ha cambiato, per cui oggi siamo meno soli, più tecnologici ma meno inchiodati al ‘solo’ digitale perché nella trasmissione delle esperienze si è riscoperta anche tanta manualità e tanta fatica. Perché questa è la Natura della Cultura, fatta di Arte, Tecnica e Sostenibilità. Facciamone tesoro e continuiamo, tutti insieme, a coltivare la Capitale”.

“Pesaro 2024 rappresenta un momento di svolta per tutta la comunità, un’opportunità per riflettere su quanto costruito e per guardare al futuro con determinazione. Per questo ‘Coltivare la Capitale’ non significa solo raccogliere i frutti di ciò che è stato seminato, ma continuare a coltivare un terreno fertile per le future generazioni e alimentare una visione a lungo termine: così Silvano Straccini direttore generale di Pesaro 2024. Questo anno ha posto le basi per una nuova visione culturale, centrata sull’inclusione e sulla partecipazione perché la cultura non è un privilegio di pochi ma uno spazio comune in cui ogni cittadino può trovare la propria voce. Tutto si è mosso a partire da un principio fondante: l’integrazione tra arte, natura e tecnologia. Progetti straordinari come “The Life” di Marina Abramović e “Kagami” di Ryūichi Sakamoto hanno rappresentato tappe fondamentali di questa esplorazione e hanno dimostrato come Pesaro possa essere un ponte tra passato e futuro, esplorando il digitale non solo come strumento ma come vero e proprio linguaggio artistico. Eventi come il concorso di musica ambisonica nella Sonosfera® o il contest per nuove produzioni digitali destinate alla Biosfera hanno creato spazi unici per la co-creazione tra artisti e pubblico attivando un dialogo forte tra comunità, istituzioni e creativi che va nutrito. E allora l’eredità più preziosa di Pesaro 2024 è un modello di partecipazione culturale che valorizza inclusione, collaborazione e innovazione. Pesaro 2024 non termina qui ma è l’inizio di un percorso che continuerà a crescere per coltivare idee grazie all’impegno e alla passione di tutti perché la nostra Capitale ha dimostrato che la cultura è una forza trasformativa, capace di aprire orizzonti nuovi e significativi”.

LA CERIMONIA 

Non poteva che essere quello dell’Auditorium Scavolini il palcoscenico ideale per il passaggio di consegna della Capitale italiana della cultura. Tempio della musica e dello sport, cuore pulsante della Pesaro popolare, che è tornato a battere proprio nell’anno di Pesaro 2024. A dare il benvenuto in Auditorium Scavolini l’EXPO de “La natura della cultura“, un’esposizione di tutti i progetti che hanno arricchito la Capitale italiana della Cultura 2024, una passeggiata, visitabile anche domani dalle 16 alle 19, tra i momenti più significativi di ogni progetto, raccontati con foto e testimonianze senza dimenticare il progetto di coinvolgimento dei VolontarX e il progetto di partecipazione dell’intera provincia “50×50 – Capitali al quadrato”. Poi il palco della cerimonia, con la scenografia curata dall’architetto Riccardo Bocchini e che presenta elementi appartenenti allo spettacolo “La pietra del Paragone” dalla regia di Pier Luigi Pizzi per il ROF 2002. Non sono mancati i momenti musicali, con le esibizioni del Coro “Donne, Vita, Libertà”; poi l’estratto dal duetto di Cenerentola e Ramiro “Un soave non so che…” eseguito da Aleksandra Meteleva e Maxim Mironov accompagnati al pianoforte da Donatella Dorsi; il coro di 30 giovani, tra i 5 e 15 anni, di LiberaMusica diretto da Chiara Galli.

A guidare le centinaia di persone presenti, oltre alla platea di ospiti illustri, sono stati i giornalisti e conduttori Marianna Aprile (La7) e Gianluca Semprini (Rai), penne e volti noti della stampa italiana.

Pesaro 2024 è un lascito riconosciuto a livello internazionale e nazionale, come testimonia la presenza di ospiti illustri.

Gianmarco Mazzi ha portato il saluto della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro della Cultura Giuli. “Oggi termina un anno importante di grande fermento in cui Pesaro è stato centro luminoso di riqualificazione delle arti in un territorio che per sua natura ha sempre congiunto tradizione e innovazione, con l’orgoglio di appartenenza a una terra splendida segnata da grandi nomi, su tutti Rossini. Quello di Pesaro è stato un percorso di grande valore che ha mostrato le radici forti delle nostre tradizioni italiane.  Siete anche città Creativa della Musica, dunque aggiungete questo valore alla filiera della cultura che in Italia è un settore in crescita, i numeri parlano chiaro, un soft power destinato a diventare strong power. Pesaro 2024 non finisce oggi perché una città che è stata capitale della cultura lo è per sempre e resta come patrimonio consolidato una cultura condivisa che ha moltiplicato saperi e competenze”.

“Senza Pace non c’è cultura”, lo ha ricordato Matteo Ricci, europarlamentare ex sindaco di Pesaro: “Meraviglioso rivivere i momenti di questo anno straordinario, il ringraziamento va a tutti coloro che hanno accolto questa sfida con tutta la determinazione e l’orgoglio possibile. Da subito abbiamo voluto dedicare la nostra vittoria a Kharkiv, come noi Città creativa della musica UNESCO, in quel momento sotto le bombe. Una delle cose più drammatiche che può provocare la guerra è l’azzeramento della cultura – ha detto -. Pace e cultura sono le due facce della stessa medaglia, non è un caso che il ginko biloba, la pianta che ha resistito alla bomba di Hiroshima, che più di altre rappresenta la pace, è stato il simbolo della nostra Capitale italiana della cultura. Pesaro 2024 non è un punto d’arrivo, ma una partenza: nei prossimi anni sono in arrivo nel mondo circa 300 milioni di nuovi turisti, fortemente attratti dalla cultura italiana. Le grandi città sono in overbooking, il nostro compito deve essere quello di intercettarli e lavorare per attrarre nuovi turisti.”. Questa la sfida del futuro secondo Ricci, “Siamo una regione piccola, ma dobbiamo pensare in grande. Dobbiamo essere intelligenti, sapere che a volte capitano occasioni che possono diventare elementi di marketing territoriale. Pesaro 2024 e Urbino, guardando il 2033, devono diventare un brand per la regione Marche. Io ci credo, l’importante è fare un percorso nella direzione giusta”.

Poi il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “La sfida di Pesaro Capitale italiana della Cultura nasce in un territorio che ha una grandissima storia e vocazione culturale, non solo un importante riconoscimento per questa città, questa provincia e la nostra regione, ma soprattutto un’opportunità pienamente colta che dimostra come le Marche tutte, i nostri meravigliosi territori, possono ambire a palcoscenici importanti a livello nazionale e internazionale. Un anno nel quale la nostra comunità ha acquisito ancora di più la consapevolezza della potenzialità del nostro patrimonio e degli strumenti che possiamo mettere in campo. Voglio ringraziare tutti coloro che si sono adoperati in quest’anno intenso di eventi e in particolare tutti i volontari, che hanno dedicato il proprio tempo alla comunità e alla migliore riuscita delle manifestazioni. E infine voglio sottolineare il grande gioco di squadra che questo territorio ha saputo esprimere, con il progetto delle Capitali al quadrato, che ha visto tutte le amministrazioni comunali di questa provincia unirsi nella sfida, esaltare le proprie identità e le tradizioni, un patrimonio enorme che non deve essere disperso. Da Presidente della Regione voglio dirvi grazie e ribadire la volontà di collaborare per far emergere sempre di più la bellezza e il potenziale del nostro territorio”.

In occasione della cerimonia è intervenuta la Prefetta di Pesaro e Urbino Emanuela Saveria Greco: “Mi congratulo con il sindaco Biancani, il vice sindaco Vimini e tutta la struttura di Pesaro 2024 per l’organizzazione degli eventi che hanno valorizzato lo straordinario patrimonio culturale della città e di tutto il territorio provinciale. Il plauso va a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine e Protezione Civile per l’ottimo lavoro di squadra che ha consentito che tutti gli eventi, frequantati da migliaia di persone, si svolgessero al massimo della sicurezza. Sempre presenti e pronti ad intervenire in caso di necessità. Auguro a Pesaro e atutti i Comuni della provincia di continuare a promuovere questo splendido e variegato territorio, in bocca al lupo ad Agrigento 2025”. l termine del suo intervento il Prefetto è stato insignito di una targa, in rappresentanza di tutte le Forze dello Ordine del territorio, per “l’impegno costante e propositivo” profuso per la città, anche in occasione della Capitale italiana della cultura. Al fianco del Prefetto, premiati anche il Questure di Pesaro e Urbino Francesca Montereali; il Colonnello Antonio Di Leonardo, Comandante del 28° ” PAVIA”; Colonnello Alessandro Corda, Comandante provinciale dei Carabinieri; Colonnello Paolo Brucato, Guardia di Finanza; Colonnello Giuseppe Tedeschi, Comandante Carabinieri Forestale; Nicola Gaudino, Comandante della Capitaneria di Porto; Lodovico Camilletti, Vigili del Fuoco di Pesaro; Ugo Schiaratura, Coordinatore comunale della Protezione Civile; Commissario Capo, Tiziano Alvaro Francolini della Polizia Stradale; Francesca Muzzini, Comandante della Polizia Locale.

Uno spettacolo segnato, in particolare, dal suo macroprogetto “50x 50 Capitali al Quadrato” simbolo della strategia di valorizzazione territoriale grazie a cui ogni Comune di Pesaro e Urbino, è stato Capitale per una settimana e che sarà protagonista anche del “Viaggio nelle province” che la città intraprenderà in questo 2025 per spingere la cavalcata della candidatura a Capitale europea della cultura 2033.

Un progetto di successo, preso ad esempio anche dalle Capitali 2025: Nova Gorica – Gorizia (europea):

 “Come lo è stato per Pesaro, come lo sarà per Agrigento, sono convinto che per Nova Gorica – Gorizia sarà un anno straordinario e storico- così il sindaco Rodolfo Ziberna – Per la prima volta vengono premiate insieme due città in due stati diversi, il confine sarà un punto di unione e non di divisione”. E

Agrigento, con il sindaco Francesco Miccichè a Pesaro per il passaggio di consegne: “Pesaro è una città meravigliosa e accogliente, che in questo anno ha fatto un lavoro straordinario e che sono sicuro porterà avanti. Oggi raccogliamo il testimone, un peso non facile, ma con l’impegno di dare continuità a quello che è stato fatto con la Capitale italiana della cultura 2024. Nel 2025 coniugheremo la cultura con il valore dell’accoglienza”.

Sul palco dell’Auditorium, il valore e l’incredibile esperienza della “Capitale diffusa” di Pesaro e della sua Provincia, un territorio autentico, creativo quanto laborioso, sono stati interpretati da un ambasciatore illustre della Cultura e dei nostri luoghi, come Neri Marcorè, attore italiano, regista, scrittore, sceneggiatore, protagonista di una performance musicale molto applaudita dal pubblico. Per lui, marchigiano DOC, “la forza delle Marche è nel fatto che ha mantenuto – a differenza di altre regioni – una sua identità che proviene dalla cultura contadina e questo è un valore che è bene non perdere. Questa regione attrae per la sua autenticità e la sua semplicità, ha ancora molto da dare dal punto di vista della scoperta e la cultura è un ottimo veicolo per la promozione, perché il senso vero della cultura è di avvicinare le persone per guardarsi negli occhi con apertura mentale senza pregiudizi. Sono molto felice di aver fatto parte dell’avventura di Pesaro2024, un progetto che contribuisce a promuovere la bellezza del nostro territorio”.

Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura è possibile grazie a:

Partner istituzionali: Comune di Pesaro, UNESCO, Ministero della cultura, Regione Marche.

Con il sostegno di: Camera di Commercio delle Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, CTE Square – Casa delle Tecnologie Emergenti.

Main partner: Scavolini, Intesa Sanpaolo, Gruppo Hera.

Gold partner: TeamSystem, Enel, Amplia, Freetox.

Partner: Lindbergh Hotels & Resorts, Fox Petroli, Renco, Alpitour World, Fileni, Si con te, Lancia Impresa Edile, Poste Italiane, Cassa Depositi e Prestiti.

Sostenitori: Benelli Moto, Ratti, Coop Alleanza 3.0, Felici Costruzioni e Restauri, Dago Elettronica.

Food partner: Food Brand Marche.

50×50 Capitali al quadrato’ Special Partner ‘’: Banca di Pesaro – Credito Cooperativo.

Technical partner: Maggioli Cultura e Turismo, Fondazione Wanda di Ferdinando, APA Hotels, ASPES spa.

Con il contributo di: Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord, Confindustria Pesaro Urbino, CNA, Fondazione Cassa di Risparmio di Fano.

Official airport: Ancona International Airport

Job partner: Adecco

Media partner: Ansa, QN – Quotidiano Nazionale – Il Resto del Carlino, RAI, Interni.

Official Radio: Rai Radio2.

Si ringrazia: Sound D-Light.

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it