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Falso addetto della Mooney truffa una tabaccaia, scoperto e denunciato dalla Polizia

Falso addetto della Mooney truffa una tabaccaia, scoperto e denunciato dalla Polizia

JESI – Nella giornata di ieri, al termine dell’attività investigativa, personale della Polizia di Stato del Commissariato di PS di Jesi ha deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente un trentacinquenne, residente a Lecce, per il reato di truffa.

In data 11 dicembre la vittima (una 60enne) sporgeva querela per truffa. La donna, mentre si trovava nella tabaccheria di cui è titolare il figlio, assente per un impegno improvviso, verso mezzogiorno riceveva una telefonata sull’utenza fissa dell’esercizio.

L’interlocutore si presentava come addetto del servizio clienti della Mooney comunicando un mal funzionamento del circuito di pagamento. Effettivamente, da alcuni giorni, nel terminale del circuito di pagamento si riscontravano dei problemi nelle transazioni.

Per risolvere tali inconvenienti tecnici, l’uomo, qualificatosi come tecnico, era pronto a dettare precise disposizioni. Lo stesso, riferiva alla donna che avrebbe ricevuto sulla email personale un codice OTP. In effetti, la donna  riceveva un messaggio all’interno del quale era contenuto un Qrcode che attivava con il lettore ottico dell’esercizio e veniva reindirizzata  al sito della mooney. Qui inseriva i dati della carta di credito ed i dati personali e le veniva chiesto di effettuare un bonifico su un iban appositamente fornitole, dell’importo di euro 980,00.

Eseguito il pagamento, il finto tecnico le chiedeva di procedere ad un nuovo bonifico ma, considerato che i dati anagrafici della donna non venivano più accettati, la invitava ad inserire i dati ed i documenti di un’altra persona. Pensando di risolvere il malfunzionamento dell’apparato, chiedeva ad un avventore della tabaccheria di fornirle i suoi documenti, inserendo così i suoi dati, eseguendo 2 ulteriori bonifici dell’importo di 980,00 e 500,00 euro.

La donna dava riscontro dell’avvenuto pagamento tramite foto su whatsApp. Da quel momento, la comunicazione si interrompeva e la malcapitata contattata la Mooney apprendeva che era stata sicuramente vittima di truffa.

Gli accertamenti espletati dai poliziotti del Commissariato, consentivano di procedere al sequestro preventivo del conto corrente collegato all’iban nel quale erano confluite tutte le somme di denaro, bloccandone la movimentazione.

L’intestatario del conto corrente, era una persona di Lecce, 35enne, con precedenti per truffe eseguite con lo stesso modus operandi. Pertanto l’uomo, raggiunto dalla Polizia del posto su delega del Commissariato di Jesi, veniva deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente per truffa.

 

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