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Castelferretti piange la scomparsa della professoressa Raffaela Riccietti

Castelferretti piange la scomparsa della professoressa Raffaela Riccietti

di MASSIMO CORTESE

FALCONARA – Eravamo in tanti alla funzione religiosa celebrata per il funerale di Raffaela Riccietti. La chiesa di Sant’Andrea Apostolo era affollata; molte persone avevano le lacrime agli occhi, segno che Raffaela era molto stimata e benvoluta da tutti. Ho avuto l’impressione che un’intera Comunità si fosse fermata per il tempo della funzione, in un abbraccio tenerissimo e sgomento. Noi tutti avevamo ben presente che la salita al cielo di Raffaela è avvenuta a poca distanza dalla scomparsa di suo fratello. Quanto è breve ed incerta la nostra esistenza terrena!

Andiamo con ordine.

Nella sua Omelia don Carlo Carbonetti, che ha officiato la funzione, ha fatto espresso riferimento agli ultimi attimi di vita, che possono riscattare una persona, tramite la conversione. In particolare, don Carlo ci ha ricordato gli ultimi trenta secondi del criminale crocifisso accanto a Gesù. In quel buio venerdì pomeriggio sul Calvario, Gesù non era l’unico condannato a morte sulla croce: accanto a lui vi erano altri due uomini. Uno dei due si unì al coro di coloro che dileggiavano il Figlio di Dio morente, ma il secondo lo riprese ammettendo le proprie colpe e chiedendo a Gesù di “essere ricordato”. Una richiesta che esprime l’avvenuta conversione nel profondo del cuore e il cambiamento radicale di mentalità.
Fino all’ultimo istante, Nostro Signore ci dà la possibilità di recuperare e di affidarci totalmente a lui.

Al termine della Santa Messa, la figlia Elisa, visibilmente commossa, ha espresso con serenità e fermezza i propri sentimenti di gratitudine per la madre. Riporto una parte del discorso di Elisa, madre dell’adorato nipotino Manuel.

“Don Carlo, mi ha colpito quello che hai detto sugli ultimi trenta secondi di vita. Posso dirvi che negli ultimi trenta giorni di vita di mamma, lei ha vissuto con grande intensità, al cento per cento, dimostrando con me una sensibilità che non avevo mai avvertito prima. Ecco, in questi trenta giorni, tutto è cambiato, il rapporto con lei è diventato profondo, intenso. Ha dimostrato di possedere, verso tutti, una grande sensibilità. Fino all’ultimo ha vissuto con pienezza, nonostante il male incurabile che l’ha colpita.”

Le parole di Elisa, semplici e sincere, non potremmo mai dimenticarle. Rappresentano, per me, il ricordo più bello e significativo di Raffaela.

“Noi, Signore, accettiamo tutto, anche dopo la morte dello zio (il fratello di Raffaela.)”. Signore mio Dio, fin d’ ora voglio sottomettermi con amore alla tua santa volontà.

Poi, al termine del discorso, il piccolo Manuel ha lasciato sulla bara di colore chiaro un mazzo di fiori. Inizialmente il mazzo di rose sembrava cadere dalla bara, ma Manuel ha posizionato meglio i fiori, e quel suo gesto di pietà è rimasto ben saldo, quasi a rappresentare il raggiungimento di una pace tanto desiderata.

Momenti toccanti, seguiti dall’accompagno di Raffaela al cimitero di Castelferretti, dove è stata tumulata.

Si è conclusa così l‘avventura terrena della carissima Raffaela Riccietti, che lascia i figli Elisa e Michele, il padre Renato, la madre Pierina, unitamente agli altri parenti, agli amici e alle persone che hanno partecipato a questo nuovo dolore della famiglia, già provata dall’altro recente lutto del fratello Simone.

Raffaella si congeda da noi con la Speranza e la Sensibilità di cui Elisa ha parlato. E la nostra Fede è tutta qui, in quella Speranza e in quel Destino Buono che il Signore ha riservato a ciascuno di noi.

In occasione dell’Ufficio cristiano dell’Ottavario, sabato prossimo, 11 gennaio, Raffaela verrà ricordata nella Messa delle ore 18, presso la chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Castelferretti, dove si sono tenuti i funerali.

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