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A Mondolfo il gioco del lancio del formaggio tra tradizione e divertimento

A Mondolfo il gioco del lancio del formaggio tra tradizione e divertimento

di GIANCARLO ROSSI

MONDOLFO – Nella valle dei Tufi, situata nei Comuni di Mondolfo e San Costanzo, luogo ideale per passeggiate rilassanti, meta religiosa perché sede della bella chiesa “Madonna delle Grotte”, luogo per la riproduzione del gruccione, un variopinto uccello migratore che nidifica negli anfratti sabbiosi, percorso per passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo, ma unico ed ottimale per la pratica del Lancio del Formaggio in quanto il fondo della strada è costituito da materiale sabbioso misto ad arenaria.

Le gare col formaggio su questo percorso sono innumerevoli e anche gli anziani raccontano di sfide che si perdono nel tempo. Il periodo ideale è l’inverno in quanto la forma di formaggio per sua natura, trasuda di olio e logicamente con il caldo sarebbe improponibile tenerla in mano.

Gli stessi giocatori, sono tutti muniti di cenere, essenziale per asciugare appunto l’olio del formaggio. E’ veramente curioso, sin da prima che inizi la gara, percepire la sacralità che c’è nella scelta delle forme di formaggio, in quanto dovrebbero essere più o meno tutte uguali, ma di fatto sono tutte diverse.

La caratteristica principale, sta  nel battistrada non è arrotondato come la ruzzola, ma caratterizzato da una differenza di altezza di almeno un centimetro tra un lato ed un altro. Questo fattore, comporta delle evidenti difficoltà per il profano o il giocatore novizio, al contrario dell’esperto, che ne fa invece un elemento per fare dei lanci incredibili con la forma che percorre un tratto di strada curvando verso destra ed un tratto verso sinistra.

Sabato i giocatori si sono dati appuntamento per le prime schermaglie in vista di un vero e proprio torneo, con tanto di albo d’oro, arrivato alla 20^ edizione, che inizierà il prossimo 10 gennaio, cercando però di non scoprire tutte le carte.

I giocatori, per la maggior parte, risiedono nel triangolo Ponterio, Mondolfo, San Costanzo ma per l’occasione odierna sono arrivati i grossi calibri con dei palmares di alto livello.

Parliamo di Luca Massi da Pergola, campione italiano singolo e a squadre, come anche Marco Piersanti da Rosora, Filippo Cinti e Davide Cucculelli da Camerino.

Si sono formate 4 squadre, 2 dei più giovani e 2 dei più esperti (diversamente giovani).

Le 2 dei giovani più aitanti, erano capitanate da Filippo Cinti (fresco campione italiano di lancio del formaggio da 1 kg) e Luca Massi che tenta di replicare i successi che ha conseguito con la ruzzola. Le 2 formazioni degli “esperti”, vedevano invece Carlo Capoccia (vincitore del torneo scorso) e Fabrizio Carloni che in quanto a esperienza, non ha da invidiare niente a nessuno.

Venti persone a giocare ma più o meno il doppio ad assistere a queste 2 sfide che “amichevoli” non sono mai. A sentirli bisbigliare, (quelli che assistono) sono tutti campioni e si dividono fra maestri e professori. Su quel percorso, tutti ricordano un bellissimo lancio magari di 30 anni addietro.

Non ci si gioca niente, al massimo si vince la forma di formaggio propria (già pagata) e quella dell’avversario. Ma la “sfottuta”, il sorrisino, quello sì, accompagnerà i giocatori fino alla prossima sfida e anche oltre.

Le 2 sfide sono state avvincenti anche se l’equilibrio è durato più o meno fino alla meta’ del percorso. Poi le formazioni di Filippo Cinti, con Davide Cucculelli, Massimo Donati, Gervasio Papi e Roberto Federici e quella di Fabrizio Carloni con Ludovico Bocchini, Tonino Rosati, Lorenzo Esposto e a Francesco Polverari, hanno preso il sopravvento e surclassato gli avversari con perentori 7-3 e 7-4.

Al termine del prologo al torneo, causa qualche forma di formaggio andata in frantumi, i giocatori hanno inteso fare un assaggio del prezioso pecorino e siccome è sempre più di moda il detto “non si mura a secco”, l’organizzatore per antonomasia Federico Piccioli da Centocroci, è stato costretto a stappare qualche bottiglia di Bianchello di Bruscia  e di Verdicchio Quota 311, un bel modo per salutare tutti e dare appuntamento al torneo.

Lo stesso Federico, ha inteso ringraziare i Comuni di Mondolfo e San Costanzo per la fattiva collaborazione nella sistemazione del percorso di gioco, come anche i giocatori che hanno spalato per 2 giornate per rendere il percorso più scorrevole, dando a tutti appuntamento per l’imminente torneo.

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