Lotta all’evasione fiscale a Mondolfo: 5.300.000 euro accertati, riscossi 1.600.000, appena il 30%
Lotta all’evasione fiscale a Mondolfo: 5.300.000 euro accertati, riscossi 1.600.000, appena il 30%
In Consiglio comunale le ottimistiche annuali dichiarazioni del vice-sindaco Carlo Diotallevi
di DANIELE CECCARELLI
MONDOLFO – Il vero protagonista del Consiglio comunale del 23 dicembre scorso è stato il vice-sindaco Carlo Diotallevi, nonché assessore comunale al Bilancio.
Dopo aver ripetuto la sequela di notizie, già anticipate durante la conferenza stampa di fine anno organizzata dalla maggioranza comunale, si è lanciato a snocciolare tutta una serie di dati riguardanti i traguardi raggiunti e quelli da conquistare per gli anni a venire.
Curioso che si organizzi una conferenza stampa per annunciare, anche, il bilancio comunale di previsione prima di averlo portato al dibattimento consiliare.
Per rispetto dell’assise, gli altri comuni della zona, in genere organizzano la conferenza stampa di fine anno dopo l’approvazione del bilancio. Ma tant’è.
L’annuncio dei risultati alla lotta all’evasione fiscale ha fatto la parte del leone nel Consiglio comunale dell’ante vigilia: accertati crediti da riscuotere, in otto anni, per un totale di € 5.300.000, effettivamente riscossi però il 30%, € 1.600.000.
Gli altri € 3.700.000 si sperano di riscuotere.
Se su 100 euro che devi riscuotere ne ottieni solo 30, sempre meglio di niente, non è però che sia tutto questo gran risultato.
È dall’approvazione del bilancio consuntivo per il 2018 che il vice-sindaco annuncia i “grandi” risultati della lotta all’evasione.
Allora gli accertati da riscuotere erano € 2.000.000.
L’ultima manovra di bilancio lascia invariate le tariffe e tasse comunali, come le imposte (addizionale comunale IRPEF ed IMU) che sono già al massimo, delle aliquote consentite ed il vice-sindaco non ha accennato minimamente ad un loro ridimensionamento, nonostante gli sbandierati traguardi della lotta all’evasione (se tutti pagano le tasse dovrebbe corrispondere il meno tasse da pagare per tutti).
Si è superato quando, rispondendo ai consiglieri comunali di minoranza che lamentavano l’alta imposizione fiscale comunale (leggasi troppe tasse), ha sostenuto che sì, è vero che le tasse sono alte, però i cittadini vedono anche che i soldi che incassiamo da loro sono spesi bene, e vedono le cose fatte con quei soldi.
Dalla nota integrativa al bilancio di previsione per il triennio 2025-2027 si deduce che:
1. il risultato di amministrazione presunto dell’Ente al 31.12.2024 è di € 5.509.606;
2. Il totale del fondo crediti di dubbia esigibilità al 31.12.2024 è di € 3.964.280;
3. l’accantonamento per l’esercizio finanziario 2025 del fondo crediti di dubbia esigibilità è stimato in € 664.029.
Pertanto non occorre essere un esperto per intuire che la tassazione è alta (risultato di amministrazione oramai verso i 6.000.000 d’euro), peraltro ammesso anche dal vice-sindaco, nel contempo la speranza di riscuotere soldi freschi ed in abbondanza dalla lotta all’evasione fiscale è bassa (vedasi il fondo crediti di dubbia esigibilità).
Nessun sollievo per i redditi medio-bassi già gravati dagli aumenti delle bollette di acqua, gas, luce e Tari.
In sostanza, ciò che è andato in onda nelle giornate del 21 e 23 dicembre, è una operazione di propaganda politica che lascia invariata l’alta imposizione fiscale. Dal 2019 l’aliquota dell’addizionale IRPEF comunale è stata portata al massimo.
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