Il documentario “Cino Del Duca. Una passione, due nazioni” sarà promosso ad Ascoli e alla Farnesina
Il documentario “Cino Del Duca. Una passione, due nazioni” sarà promosso ad Ascoli e alla Farnesina
L’onorevole Giorgia Latini: “La vita di Cino Del Duca merita di essere raccontata, soprattutto alle nuove generazioni, come esempio di determinazione e visione”
ASCOLI PICENO – All’inizio del nuovo anno, il documentario “Cino Del Duca. Una passione, due nazioni” sarà promosso in due prestigiose sedi: la Farnesina e la città di Ascoli.
Il progetto, già presentato al Ministero della Cultura, racconta la straordinaria vita di Cino Del Duca, nato da umili origini a Montedinove, diventato uno dei più grandi editori di successo in Italia e in Europa. Prodotto da Superangeli 2, a cura di Rai Documentari, il docufilm ha già riscosso grande attenzione.
«Il progetto è nato da una mia iniziativa quando ero assessore della Regione Marche – spiega l’onorevole Giorgia Latini – e si è sviluppato ulteriormente durante il mio mandato come vicepresidente della Commissione Cultura. Ho organizzato una missione a Parigi, su invito della “Fondation Simone et Cino Del Duca”, al fine di valorizzare la figura di questo grande marchigiano. Abbiamo voluto non solo raccontare la sua storia, ma anche accendere i riflettori su Montedinove, sua cittadina natale, e su Ascoli, dove lo stadio porta il suo nome. Il progetto rappresenta inoltre un importante ponte culturale tra Italia e Francia». La sinergia tra istituzioni locali è stata fondamentale per la riuscita dell’iniziativa: «Ringrazio i sindaci di Ascoli, Marco Fioravanti, e di Montedinove, Antonio Del Duca, per il loro supporto appassionato», aggiunge Latini.
Il documentario è stato trasmesso in prima visione su Rai Tre, nel pomeriggio di venerdì 27 dicembre, riscuotendo un ottimo risultato. «Grazie alla giornalista Paola Severini Melograni, con cui ho condiviso il progetto, e al direttore di Rai Documentari, Fabrizio Zappi. La vita di Cino Del Duca merita di essere raccontata, soprattutto alle nuove generazioni, come esempio di determinazione e visione», sottolinea l’onorevole Latini.
Cino Del Duca, nato il 25 luglio 1899 a Montedinove, piccolo borgo della provincia di Ascoli Piceno, ha percorso una strada unica: da fattorino e venditore di dispense, è riuscito a costruire un impero, diventando un punto di riferimento in Europa. La sua eredità non si limita al mondo editoriale: ad Ascoli, lo stadio è intitolato a lui e al fratello Lillo, un omaggio che celebra il legame profondo tra il territorio e questo illustre cittadino. Anche una via della città, che collega Piazza del Popolo a Piazza Simonetti, porta il suo nome. Riconoscimenti simili si trovano a Milano e Parigi, dove una strada ricorda il suo contributo alla cultura.
«Non posso che essere felice per la realizzazione di un prodotto cinematografico sulla figura di Cino Del Duca», dichiara il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti. «Lo stadio della nostra città è intitolato proprio alla memoria del celebre imprenditore, oltre a quella del fratello Lillo, e vi è anche una via cittadina che tiene vivo il ricordo di Cino Del Duca. Grazie alla collaborazione con l’onorevole Giorgia Latini si sono accesi i riflettori su un uomo che ha operato in Italia e in Francia, svolgendo un’attività filantropica e di sostegno alla cultura in entrambi i Paesi. Ribadisco allora la mia felicità per questa produzione cinematografica, che mette in luce anche le bellezze artistico-culturali del nostro Comune e di quello di Montedinove».
“Cino Del Duca. Una passione, due nazioni” rappresenta una forte sinergia tra istituzioni: insieme ci sono Ministero della Cultura, Ambassade de France en Italie, Fondation Simone et Cino Del Duca, Rai Documentari, Regione Marche, Bim Tronto, Fondazione Marche Cultura, Comuni di Ascoli e Montedinove, Fondazione Pietro Nenni, Fondazione Lelio e Lisli Basso e Pio Sodalizio dei Piceni.
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