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Dal 10 al 15 dicembre il Festival “Le terre del tartufo” animerà l’Alto Maceratese

Dal 10 al 15 dicembre il Festival “Le terre del tartufo” animerà l’Alto Maceratese

Presentata a Roma l’edizione 2024. Appuntamenti a Pieve Torina, Serravalle del Chienti e Camerino

ROMA – Fare della valorizzazione delle tipicità enogastronomiche del territorio un’opportunità di rilancio dell’entroterra maceratese, che ha dovuto affrontare le conseguenze del sisma del 2016-2017. Un’operazione realizzata scommettendo e investendo sul tartufo, che diventa testimone di cultura e valori.

È da questo obiettivo che nasce l’edizione 2024 de “Le Terre del Tartufo: il mare inizia dalla montagna”, il Festival presentato oggi a Roma presso la sede della Struttura Commissariale sisma 2016 e organizzato dall’Unione Montana Marca di Camerino e da Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino. Alla conferenza stampa, nel corso della quale è stato illustrato il programma, sono intervenuti Guido Castelli, Commissario Straordinario per il Sisma 2016 e Alessandro Gentilucci, Presidente Unione Montana Marca di Camerino.

L’evento è in continuità con la precedente edizione de le “Terre del Tartufo”, tenutosi lo scorso anno nel territorio camerte, ma si caratterizza per una connessione più strutturata tra locale e globale, avendo il progetto vinto un bando regionale “accoglienza” per il turismo, che prevede anche la partecipazione di rappresentanti del Parlamento Europeo. Per questa edizione sono previste diverse iniziative nel territorio maceratese, che si terranno dal 10 al 15 dicembre a Pieve Torina, Serravalle del Chienti e Camerino.

Il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli ha dichiarato: “Questo appuntamento rappresenta un tassello importante di quella complessiva strategia di riparazione economica e sociale che stiamo realizzando per il rilancio non solo del cratere maceratese, ma di tutto l’Appennino centrale. Nei nostri territori vantiamo la presenza di prodotti enogastronomici di assoluta qualità, come il tartufo, che possono contribuire in modo sostanziale a rafforzare quell’attrattività turistica che è una leva essenziale per la crescita delle comunità del cratere. Enogastronomia, natura, cultura, arte e storia sono tutte componenti che esprimono l’unicità di luoghi che vogliamo e possiamo far conoscere a un pubblico sempre più ampio. Il fatto poi che il Festival quest’anno coinvolga diversi comuni è un ulteriore segnale importante, di cui va reso merito ad Alessandro Gentilucci, perché concretizza quella necessità di collaborare e fare rete necessaria per dare maggiore forza alle iniziative”.

Il Presidente Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, ha dichiarato: “Ringrazio il Commissario Guido Castelli per la vicinanza, disponibilità e competenza dimostrata nei confronti delle aree del cratere più devastato. L’auspicio è che iniziative come questa possano contribuire in modo concreto al rilancio di tutto il territorio camerte”.

Dall’analisi dei dati complessivi relativi ai progetti della Macro Misura B del Programma Next Appennino emerge come, oltre al manifatturiero, ci siano altri due settori trainanti: quello delle “Strutture ricettive e di Accoglienza” che, insieme ai settori “Ristorazione” e “Viaggi e Tempo libero” raggiunge circa il 20% delle domande ed il 21% delle risorse, e quello del “Bioagroalimentare”, (quasi il 6 % delle domande e il 6% delle risorse). Dunque, i settori Turismo e Agroalimentare insieme rappresentano oltre un quarto delle imprese e delle risorse, a dimostrazione del fatto che il sistema produttivo delle aree sisma si va progressivamente diversificando verso nuove attività imprenditoriali.

Nelle sole Marche, infine, per la Macro Misura B, sono state ammesse 1.151 domande (di cui oltre la metà già finanziate) su un totale di 2.116, per un totale di 226 milioni di risorse assegnate.

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