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Al Cinema Azzurro di Ancona il regista Kristian Gianfreda parla del documentario “Il pazzo di Dio” sulla vita di don Oreste Benzi

Al Cinema Azzurro di Ancona il regista Kristian Gianfreda parla del documentario “Il pazzo di Dio” sulla vita di don Oreste Benzi

di MASSIMO CORTESE

ANCONA – Al Cinema Azzurro vi è stata la proiezione del documentario “Il pazzo di Dio” sulla vita di don Oreste Benzi, al termine della quale il regista Kristian Gianfreda ha dialogato con gli spettatori.

Pellicola molto coinvolgente, “Il pazzo di Dio” ci offre uno spaccato della vita e delle opere di don Oreste, noto al grande pubblico per il recupero delle prostitute, prevalentemente nigeriane, che venivano condotte in Italia con la promessa di un lavoro e poi ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi in strada. Ma don Oreste ha fatto molto di più, con l’unica grande preoccupazione di aiutare i poveri e gli emarginati, in una parola gli ultimi, in tutti i cinque continenti.

Classe 1971, Gianfreda, all’epoca studente della Facoltà di Giurisprudenza, conosce don Oreste all’età di venticinque anni, e, affascinato dalla personalità di don Benzi, prende a filmarlo per poco più di dieci anni. Il sacerdote muore a ottantadue anni il 2 novembre 2007.

Nel dialogo con gli spettatori, Gianfreda ha messo in evidenza il ritratto di una persona eccezionale, senza mezze misure, che non si è mai risparmiato e ha sempre perseguito la condivisione della vita con i poveri. Una figura straordinaria, quindi, che merita di essere conosciuta, in un mondo in cui gli ultimi hanno spesso la certezza di rimanere tali.

(Le fotografie sono di Stefano Sacchettoni)

 

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