IN PRIMO PIANOMARCHEPOLITICA

Carrescia: “Non è vero che il Governo Renzi non ha fatto niente per le Marche”

Carrescia: “Non è vero che il Governo Renzi non ha fatto niente per le Marche”

L’ex parlamentare replica al sindaco di Ascoli che ha definito i governi precedenti a quello della Meloni “una sciagura”

di PIERGIORGIO CARRESCIA*

ANCONA – Sia come Relatore di Maggioranza alla Camera dei Deputati della prima legge sul terremoto del Centro Italia (Legge 229/2016 di conversione del D.L. 189/2016 del Governo Renzi), sia come primo firmatario di un centinaio di emendamenti accolti nei diversi atti parlamentari successivi, sia oggi come Dirigente nazionale di Italia Viva, mi permetto di dissentire fortemente dalle gratuite  affermazioni del Sindaco di Ascoli e attuale Presidente di ANCI Marche, Marco Fioravanti che, in un articolo pubblicato in questi giorni su alcuni organi di stampa, ha definito i Governi precedenti a quello della Meloni “una sciagura” e accusato il Governo Renzi “di non aver fatto niente per le Marche”.

Le sue accuse al Governo Renzi e a quello Gentiloni sono completamente fuori luogo. Dal 2016 in poi è stato  costruito un impianto normativo senza precedenti, supplendo ai vuoti legislativi esistenti per poter dare il più possibile tutela alle popolazioni, alle attività produttive ed al territorio nelle sue espressioni ambientali, culturali e sociali. Sono state introdotte nuove misure di risarcimento ed istituti mai applicati in precedenza per l’emergenza terremoto e per la ricostruzione.

Ne ricordo solo alcuni: la previsione di finanziamenti per la ricostruzione di tutti gli edifici crollati e danneggiati, l’istituto delle SAE o, in alternativa, il contributo per l’affitto alle famiglie sfollate, la sospensione e poi le proroghe di mutui e tributi, le agevolazioni per le imprese, i contributi per le delocalizzazioni delle imprese di tutti i settori, quelli per le aree di sosta, per i luoghi di Culto, per le Scuole, per il recupero selettivo delle macerie, il “salva Peppina”, il pieno coinvolgimento dei Comuni nelle scelte urbanistiche con il supporto degli Uffici per la ricostruzione, il risarcimento del danno indiretto, l’assegnazione di personale agli Enti Locali, ecc. ecc.

I Governi Renzi-Gentiloni lasciarono in eredità al successivo, che purtroppo fu quello di Conte-Salvini,  l’attuale partner di FdI al Governo Meloni, ben 13 miliardi già spendibili, un impianto normativo che copriva tutti i settori  e che andava solo migliorato ed adeguato alle esigenze emergenti. Purtroppo, il Governo  Conte 1, con un Commissario alla Ricostruzione politicamente impalpabile, ha peggiorato la situazione operativa ed il sistema ha ripreso a marciare e bene solo con il Commissario Legnini.

Il Commissario attuale, Guido Caselli, che a suo tempo, come Amministratore dell’ANCI Marche con il collega di Treia Franco Capponi e con molti Amministratori locali, fornì un prezioso contributo di idee anche con una interlocuzione continua con il sottoscritto della quale ancor oggi ringrazio tutti, sta continuando a gestire un percorso tracciato in particolare dal suo predecessore, Giovanni Legnini, fondato sulle leggi di quei Governi che tanto vitupera Fioravanti; Castelli lo fa con la consapevolezza, come si disse già nel 2016 da parte di tutti, che il quadro normativo sarà sempre “in progress” perché la tragedia, unica nella sua dimensione territoriale e sociale, aveva (ed ha) variabili imprevedibili; Fioravanti cerca solo la polemica strumentale per stendere un velo pietoso sull’inconsistenza di due anni di Governo Meloni e dei quattro di quello regionale!

Mi permetto solo di ricordare che il Partito del Sindaco di Ascoli Piceno, Fratelli d’Italia, in tutte le votazioni per le leggi sul sisma di quegli anni, leggi che hanno dato luce agli istituti di cui oggi beneficiano sui territori persone, imprese ed Enti Locali, ha sempre votato contro ed ha sempre brillato in Parlamento per l’ampia assenza dei suoi eletti.

Informandosi meglio sul “disimpegno” di FdI in Parlamento sul tema del sisma (vedasi i dati di partecipazione e voto che allego) anche il Sindaco di Ascoli  potrà avere consapevolezza su come hanno votato o hanno disertato il voto i componenti del Gruppo di Fratelli d’Italia e fra essi, mi permetto di ricordargli, c’era anche l’attuale Presidente del Consiglio!!! Mi auguro che una riflessione sulla (dis)attenzione data allora dall’on. Meloni e dai suoi colleghi di Partito parlamentari lo induca ad una maggiore prudenza nei giudizi visto anche il ruolo che ricopre come Presidente di ANCI Marche.

*Parlamentare nella XVII Legislatura nel PD – Componente dell’Assemblea Nazionale e Regionale di Italia Viva

 

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