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“Oggi i giovani fanno parte di una generazione non facile da comprendere e gestire”

“Oggi i giovani fanno parte di una generazione non facile da comprendere e gestire”

La testimonianza di una ragazza: “La cosa più importante è che si sta perdendo il valore della parola rispetto”

Noi ragazzi facciamo parte di una generazione non molto facile da comprendere e gestire. Stiamo crescendo in un periodo in cui tutto ruota attorno alla tecnologia ed è fondamentale nella nostra vita.
Ci facciamo trasportare dalle amicizie che abbiamo, senza pensare alle conseguenze delle nostre azioni, ma la cosa più importante è che si sta perdendo il valore della parola rispetto.
Quando sento parlare della nostra generazione, ci definiscono “gioventù bruciata”, ogni volta non vorrei far altro che esprimere ciò che penso realmente, cercando di far capire cosa noi giovani d’oggi siamo, cosa ci passa per la mente e perché molte volte reagiamo in modo non adeguato.
E’ vero, in questi anni, non stiamo facendo altro che “peggiorare” ma non tutti noi siamo così, molti di noi cercano di smentire ciò che si pensa, ma molto raramente veniamo ascoltati.
Una grande quantità di noi ragazzi fanno azioni e prendono decisioni senza pensare, solo per sentirsi all’altezza degli standard imposti dai social o, semplicemente, dal gruppo di amici che si frequenta. Sembrano due cose innocue, invece sono i fattori che fanno crescere la persona in un determinato modo e sono, quindi, la causa di tutti gli avvenimenti spiacevoli che vediamo al telegiornale, sul web o su qualsiasi giornale.
Risse, rapine, vandalismo fatte da ragazzi giovanissimi sono queste le situazioni che dobbiamo cambiare. E per cambiarle abbiamo bisogno di parlare e di farci valere. Non dobbiamo più avere paura di esprimerci e di dire ciò che pensiamo, per timore di essere giudicati da chi fa queste azioni ripugnanti, ormai non più accettabili.
Noi ragazzi non dobbiamo avere paura di uscire di casa con la preoccupazione di poter essere importunati o, addirittura, derubati da un gruppo di giovani, perché non è questo ciò che vogliamo. Quello che desideriamo è poter uscire tranquilli, senza avere la preoccupazione che un nostro coetaneo possa farci del male o metterci in una situazione di pericolo.
Ciò che è avvenuto, in questo periodo, lo troviamo rivoltante: coltellate, denaro rubato solo per divertimento, sono fatti commessi da ragazzi che hanno tutta la vita davanti e che potrebbero divertirsi, stare insieme felici senza mancare di rispetto ad un’intera città. (MB)

 

 

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