Economia e lavoro, come cambia il futuro con l’Intelligenza Artificiale
Economia e lavoro, come cambia il futuro con l’Intelligenza Artificiale
Dall’ottimizzazione dei processi aziendali al miglioramento delle esperienze di intrattenimento, l’Intelligenza Artificiale è destinata a rivoluzionare molti settori, creando nuove opportunità e sfide.
Parlare di innovazione tecnologica, ormai, vuol dire parlare di Intelligenza Artificiale. Uno strumento che ormai si trova ovunque, che sta influenzando ambiti diversi e che, senza dubbio, sta migliorando la qualità della vita e del lavoro. Dalla sanità alla finanza, dalla scuola all’intrattenimento l’IA sta rivoluzionando il modo in cui operiamo e interagiamo con la tecnologia.
Cerchiamo allora di capire come sarà il nostro futuro e quali sono le sfide che abbiamo di fronte.
Tradizione e innovazione: un cambiamento positivo
La più grande rivoluzione dell’IA è quella di portare benefici e cambiamenti anche in settori tradizionali come possono essere quelli della sanità, finanza e industria. Negli ospedali, ad esempio, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale permette diagnosi più rapide e accurate, analizzando grandi quantità di dati clinici. “Da giugno 2022 nel pronto soccorso del nostro ospedale usiamo un software per individuare autonomamente le fratture che possono facilmente sfuggire all’occhio, magari stanco a fine turno. Attualmente abbiamo raccolto dati su oltre 8000 casi, che evidenziano che la sensibilità dell’algoritmo è simile a quella del radiologo e soprattutto che i casi in cui il radiologo ha sbagliato e il software invece no sono quasi tutti casi arrivati di notte in pronto soccorso, quando cioè lo specialista tende a essere più stanco”, ha spiegato il radiologo Andera Laghi, dell’Ospedale Universitario Sant’Andrea di Roma, in questa intervista.
Efficienza, sicurezza, miglioramento delle performance. Dalla sanità al settore industriale la sostanza non cambia: l’IA che governa i robot intelligenti ottimizzano la produzione, riducono gli sprechi e migliorano la qualità del prodotto, stessa cosa che avviene nei servizi finanziari, dove gli algoritmi predittivi aiutano a prevenire le frodi e a gestire i rischi, personalizzando l’offerta ai clienti. Ma la lista dei settori che stanno beneficiando dell’arrivo dell’IA è infinita: la logistica, le risorse umane, la scuola, infine l’intrattenimento, dove la parola chiave è personalizzazione.
Come cambia il gioco ai tempi dell’IA
Prendiamo come esempio il settore del gaming e del gambling, dove l’IA sta rivoluzionando tanti meccanismi, in particolare l’esperienza degli utenti. Se nel gaming viene utilizzata soprattutto nelle fasi di sviluppo, quindi per creare avversari virtuali che si adattano ai comportamenti dei giocatori, rendendo il gameplay più coinvolgente e dinamico, nel gambling il suo utilizzo è diverso. Come spiegano su Slotmania.it, l’Intelligenza Artificiale nel mondo dei casinò online svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella prevenzione di comportamenti problematici. Il machine learning e gli algoritmi avanzati sono in grado infatti di identificare schemi sospetti e prevenire frodi, migliorando la sicurezza e la trasparenza del gioco. Con la sua capacità di leggere in maniera rapida, quasi istantanea, grandi quantità di dati, l’Intelligenza Artificiale riesce anche a capire quando un soggetto sta sviluppando uno stile di gioco potenzialmente nocivo e permette di attivare la filiera del sostegno e del supporto per quel tipo di utente. Un cambiamento epocale, sotto il segno della personalizzazione ma anche della sicurezza.
Le nuove sfide dell’IA: lavoro e normative
Come abbiamo potuto vedere, l’ingresso dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro sta creando grandissime opportunità e portando evidenti benefici. Eppure non mancano le sfide, le questioni da risolvere. In molti settori, infatti, compiti ripetitivi e a basso valore possono diventare automatizzati, il che da un lato permetterebbe ai lavoratori di concentrarsi su attività più strategiche o, in alternativa, aprirebbe le porte del licenziamento e della perdita dei posti di lavoro.
Occorre dunque tenere in considerazione la questione professionale, investendo sulla formazione di nuove competenze, sulla nascita di nuovi posti di lavoro, per far sì che l’IA non diventi una nemica, ma che continui a essere una valida alleata per il futuro.
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