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Non solo Sinner, da Musetti a Nardi: chi sono i giovani campioni del tennis italiano

Non solo Sinner, da Musetti a Nardi: chi sono i giovani campioni del tennis italiano

Il 2024 si è rivelato essere uno dei migliori anni in assoluto per il tennis italiano, tanto nel femminile quanto nel maschile. Tra questi spiccano senza dubbio Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi, ma la crescita ha senza dubbio riguardato anche Flavio Cobolli, Luciano Darderi e Luca Nardi e non a caso la maggior parte di questi è stata convocata dal CT Filippo Volandri per la prima fase della Coppa Davis 2024.

Musetti è ormai diventato a tutti gli effetti la seconda stella del tennis italiano dopo Sinner. I pronostici su tutti i principali tornei internazionali comprese le quote sul live tennis di oggi lo pongono spesso in buona posizione: d’altra parte parliamo di un atleta che naviga intorno alla posizione numero 18 del ranking ATP, non più un principiante. Merita di essere citato per primo anche grazie alla medaglia di bronzo ottenuta nel singolare alle Olimpiadi di Parigi 2024. Un successo arrivato in maniera quasi inaspettata vista l’annata avara di trionfi.

Le prestazioni migliori si sono avute sulla terra rossa, dopo una prima parte d’annata da dimenticare. Sono da segnalare, anche se a livello di Challenger, due finali: a Cagliari e a Torino, ma in entrambi i casi esce sconfitto. Il Roland Garros è di breve durata visto che il tabellone lo ha visto accoppiato a Novak Djokovic già ai sedicesimi di finale: il serbo ha avuto la meglio in cinque set. La stagione sull’erba regala qualche soddisfazione in più: arriva fino alle semifinali dell’ATP 250 di Stoccarda, quando viene eliminato da Matteo Berrettini. Si conquista la finale al Queen’s, senza però trionfare contro Tommy Paul. A Wimbledon arriva per la prima volta in carriera in semifinale, dove è ancora una volta Djokovic ad eliminarlo. L’atleta di Carrara incontra ancora una volta il serbo ai giochi olimpici ed è lui ad impedirgli l’accesso alla finale. Nella finale per il terzo posto riesce a trionfare su Auger-Aliassime e riporta la medaglia di bronzo in Italia dopo 100 anni: l’unico precedente fu quello firmato da Uberto de Morpurgo.

Spostando ora l’attenzione su Arnaldi, finora la sua miglior partita potrebbe essere quella in coincidenza degli ottavi di finale all’ATP 500 di Barcellona contro Sebastian Baez. L’italiano è riuscito ad annullare quattro match point all’atleta argentino, ma in seguito si è arreso a Casper Ruud, che ha poi vinto la competizione. Il cammino al Roland Garros è senza dubbio buono e interrotto agli ottavi di finale, quando ha incontrato Stefanos Tsitsipas. Al Masters 1000 del Canada raggiunge per la prima volta la semifinale, ma viene sconfitto da Andrey Rublev. Nonostante l’esito finale, le buone prestazioni lo hanno spinto fino al 30esimo posto nel ranking mondiale.

Cobolli vanta i suoi traguardi più prestigiosi proprio nel 2024. Ha raggiunto per la prima volta in carriera la finale in un ATP 500, in questo caso a Washington, anche se alla fine ha avuto la meglio Sebastian Korda. Per quanto riguarda invece i tornei dello Slam, è arrivato al terzo turno sia agli Australian Open che agli US Open. La progressione è evidente e traspare anche nel ranking, con la 31esima posizione al mondo.

Coetaneo di Cobolli è Darderi, sempre un classe 2002, che nel 2024 ha festeggiato la vittoria nel suo primo ATP 250, il Cordoba Open, trionfando sul padrone di casa Facundo Bagnis. Il rendimento si è rivelato costante per tutto l’anno ed impreziosito anche dalla vittoria nel Challenger di Perugia contro Sumit Nagal. Queste prestazioni lo spingono fino alla posizione numero 34 del ranking mondiale, facendo accrescere ancor più il prestigio dell’intero movimento tennistico italiano.

Il più giovane di questo elenco è Nardi, classe 2003 originario di Pesaro. Nel 2024 ha raggiunto il suo miglior piazzamento nel ranking ATP grazie alla 70esima posizione. Fino ad ora i traguardi più prestigiosi sono stati nel circuito Challenger, in cui ha ottenuto 6 titoli, ma il miglioramento rispetto al ranking certificato ad aprile 2023 è stato evidente, quando al tempo era al 299esimo posto.

 

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