Musica ad alto volume ai party, la polizia sequestra l’area
Musica ad alto volume ai party, la polizia sequestra l’area
JESI – Personale della Polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi, alla guida del Dirigente Vice Questore Dr Paolo Arena, ha dato esecuzione al decreto di perquisizione personale, con sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona ed operato nei confronti del rappresentante di un’associazione che organizza raduni musicali, un cittadino jesino di anni 52.
La vicenda, aveva origine nel mese di giugno quando il personale del Commissariato veniva a conoscenza di un’iniziativa pubblicizzata esclusivamente via social con la quale il rappresentante di un’associazione culturale/musicale organizzava una festa privata in un terreno a Poggio San Marcello, in contrada Coste, con diffusioni musicali programmate per più giorni dalle ore 23.00 fino alle ore 12.00 del giorno dopo.
Alla luce di pregressi esposti, l’uomo veniva diffidato formalmente, al rispetto delle normative vigenti volte ad assicurare la tranquillità sociale e a non far degenerare l’evento privato. Nonostante ciò, lo svolgimento della festa avveniva in assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa ed in violazione sia dell’ordinanza comunale che disciplinava i decibel della filodiffusione musicale, sia di quella penale.
Residenti del posto, nonché titolari di strutture ricettive esasperati dalla musica elettronica ininterrotta, sporgevano formale querela. Pattuglie di Polizia riscontravano la presenza di centinaia di persone, oltre le previsioni numeriche comunicate, e l’alto volume della musica, amplificata da strumenti elettronici e dalla conformazione della collina, con somministrazione di bevande, trasformando di fatto una festa privata in locale abusivo all’aperto di pubblico spettacolo, con diffusioni musicali incontrollate dal tramonto fino all’alba successiva ed anche oltre.
Stessa situazione si presentava nel mese di agosto in cui, in due distinte circostanze, il 3 ed il 15 l’uomo, organizzava eventi musicali con diffusione musicale che arrecava disturbo alle attività economiche ed ai residenti, sempre più indignati e rassegnati a dover tollerare tutto ciò.
Dei fatti veniva avvisata con specifica informativa di reato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona che adottava nell’immediato un decreto di perquisizione e contestuale sequestro degli strumenti elettronici idonei ad amplificare i suoni emessi dalle apparecchiature, in riscontro alle segnalate condotte e per impedire la reiterazione delle stesse.
Motivo per cui personale della polizia giudiziaria del Commissariato faceva accesso nella struttura di contrada Coste rinvenendo e sequestrando a seguito di perquisizione le apparecchiature suddette. L’uomo riceveva notifica dell’informazione di garanzia, essendo persona indagata per i reati di disturbo al riposo e occupazioni delle persone e molestia, con la recidiva generica e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva. Inoltre, al fine di prevenire condotte similari, allo stesso veniva notificato il provvedimento di Avviso orale emesso dal Questore di Ancona, Capocasa.
Resta alta l’attenzione della Polizia di Stato del Commissariato, nell’alveo delle direttive del Questore di Ancona, per raduni musicali di questo tipo che, se incontrollati, potrebbero sconfinare in eventi di altro genere (come i rave party vietati) e sui quali vi è un’attenzione particolare da parte del Ministero dell’Interno. Da qui l’esigenza di educare i cittadini al rispetto delle regole contemperandole con le esigenze di sano divertimento.
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