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Da ventiquattro anni Montemarciano ospita la rassegna “Verde e Oro, l’altro Rinascimento”

Da ventiquattro anni Montemarciano ospita la rassegna “Verde e Oro, l’altro Rinascimento”

MONTEMARCIANO – Da ventiquattro anni Montemarciano ospita la rassegna ideata dal dottor Olivio Galeazzi “Verde e Oro, l’altro Rinascimento”. L’intento principale dell’iniziativa è quello di indagare un Rinascimento “altro” ovvero meno vulgato, che esuli dallo sfarzo e dalla straordinaria temperie culturale delle importanti e potenti corti italiane per tentare invece di fare luce su aspetti più marginali, meno “blasonati” di quell’eccezionale frangente storico, ma non per questo meno attrattivi.
Nel racconto rinascimentale si inserisce a pieno titolo anche Montemarciano, governata dal 1464 al 1591 dall’influente famiglia Piccolomini da Siena.
L’edizione di Verde e Oro 2024 “Lampi nel buio” prende spunto da quella lunga serie di fenomeni luminosi che dal 1593 per alcuni anni interessò la zona di Alberici nei pressi della cappella che ospitava l’immagine della “Madonna della Quercia”.
I lumi a volte si manifestavano come fiammelle o luminescenze e a volte come “certi lumi che davano tal splendore che si vedeva la chiesa tutta” da Montemarciano ed anche da Fiumesino. Il fenomeno fu oggetto di un processo informativo voluto dal vescovo di Senigallia nel 1596 ma non addivenne a conclusioni definitive.
Di certo c’è che quel luogo diventò meta di devozione sentitissima e di pellegrinaggi da tutta la regione per anni, che si assistette a numerose guarigioni “miracolose” e che il Santuario di Alberici (dove sposarono Aldo Moro ed Eleonora Chiavarelli) è intitolato alla “Nostra Signora dei Lumi”.

 

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