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A Chiaravalle resta sempre vivo il ricordo di Fabio Frulla e Luca Anselmi

A Chiaravalle resta sempre vivo il ricordo di Fabio Frulla e Luca Anselmi

di FABRIZIO ILACQUA

CHIARAVALLE- È salita fino al rifugio Falier, una delegazione di amici insieme alla sorella di Fabio Frulla, Patrizia, per ricordare Fabio e Luca Anselmi.

Era l’agosto del 1984 e i due giovani chiaravallesi erano partiti per trascorrere la loro vacanza in montagna. Arrivati al rifugio avevano chiesto al gestore di allora, Nino Dal Bon, di poter piantare la loro tenda nei pressi della struttura. Il signor Nino acconsentì, poi, i ragazzi si incamminarono facendo perdere le loro tracce.

Il signor Dal Bon non vedendoli tornare diede subito l’allarme e tutta la comunità dei volontari e del soccorso alpino profuse tutto il proprio impegno per ritrovare i due ragazzi. In montagna salirono anche i genitori di Fabio e Luca, fiduciosi di poter riportare a casa i ragazzi sani e salvi. Ma i giorni passavano e dei due nessuna traccia, alcuni asserirono addirittura di averli visti allontanarsi verso Cortina o addirittura Bolzano.

A Chiaravalle tutti erano col fiato sospeso, non c’era internet e le notizie arrivavano col contagocce. Il tempo in montagna era instabile e le ricerche procedevano solo nelle zone dove la visibilità consentisse di scrutare in fondo ai crepacci. Poi, la visibilità migliorò in tutta la zona. Fu chiamato un elicottero dell’Elidomonti che si alzò in volo e proprio sotto Cima Ombretta, una zona fino ad allora inesplorata, furono ritrovati i corpi dei due giovani.

A Chiaravalle arrivò la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. Nel ricostruire la dinamica dell’incidente, emerse che Luca e Fabio, allontanatisi dal punto in cui avevano piantato la tenda, dopo essersi incamminati, furono sorpresi da un violentissimo temporale che in montagna spesso si coniuga con una tempesta di fulmini e proprio i fulmini sono stati la causa della fine dei due giovani. Giovani che la comunità non ha dimenticato e che a quarant’anni dalla scomparsa ha deciso di ricordare con una visita proprio nei luoghi dove si è consumata la tragedia.

 

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