Un appello dell’Anmil: “Pesaro sia anche Capitale della cultura della sicurezza”
Un appello dell’Anmil: “Pesaro sia anche Capitale della cultura della sicurezza”
Il presidente Fausto Luzi: “È fondamentale lavorare sulla cultura della sicurezza e sulla consapevolezza del rischio per cercare di arginare il più possibile il fenomeno infortunistico”
PESARO – «Si colga l’occasione di Pesaro Capitale della Cultura 2024 per lanciare il forte messaggio parallelo di Capitale della “Cultura della Sicurezza”, ciò di cui oggi si sente davvero bisogno per arginare il più possibile i drammatici fenomeni degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali». A ribadirlo il Presidente ANMIL Pesaro e Urbino Fausto Luzi che, fresco di riconferma alla guida della sezione territoriale dell’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi del Lavoro, ha appena concluso un intenso mese di visite istituzionali nel corso delle quali ha avuto modo di riaffermare la necessità di mantenere alta l’attenzione attorno al tema degli infortuni sul lavoro e di intensificare il lavoro di squadra con le Istituzioni locali e nazionali.
Rispetto allo stesso periodo 2023, i dati al 31 maggio scorso (fonte Opendata INAIL) indicano un +0,5% a livello regionale per quanto riguarda le denunce di infortunio (6.937 casi) e un +0,8% relativamente alla Provincia pesarese (1.668 casi). Sul versante malattie professionali i primi cinque mesi a livello Marche hanno fatto registrare 2.050 denunce (+4,86%) e 427 denunce in Provincia di Pesaro e Urbino (-14,26%).
«Concluso il mandato all’ANMIL nazionale in qualità di componente del Comitato Esecutivo e rieletto alla guida della sezione di Pesaro e Urbino alla fine del giugno scorso, ho ritenuto avviare immediatamente degli incontri istituzionali per riportare con forza al centro del dibattito i temi della sicurezza sul lavoro e della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali – spiega Luzi -. Del resto le tragedie che si sono verificate negli ultimi due mesi (tra i più gravi, purtroppo, da segnalare l’incidente mortale di Gallo di Petriano e la rovinosa caduta dall’alto di un operaio a Ponte Sasso di Fano) inducono a non abbassare la guardia e a proseguire capillarmente quell’opera di sensibilizzazione che, come ANMIL, viene portata avanti da 81 anni».
Temi al centro degli incontri avuti, nell’ordine, con il Direttore provinciale INAIL Giuseppe Mariotti, con il Sindaco di Pesaro Andrea Biancani e con il Prefetto di Pesaro e Urbino Emanuela Saveria Greco. La delegazione ANMIL, formata anche dai consiglieri provinciali ANMIL Giorgio Ballarini (Pesaro) e Mario Radi (Fano), ha illustrato le numerose attività svolte dall’associazione sul territorio per prevenire e contrastare la piaga degli infortuni sul lavoro, delle morti sul lavoro e delle malattie professionali. Da 25 anni, a livello nazionale, ANMIL fa parte del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza – CIV- dell’INAIL quale unico rappresentante degli invalidi del lavoro, mentre da oltre un decennio ANMIL provinciale vede il Presidente Luzi quale membro del Comitato Consultivo Provinciale (Co.Co.Pro.) INAIL Pesaro Urbino e componente del Gruppo di lavoro voluto dalla Prefettura per la “Promozione della legalità e delle condizioni di sicurezza nel lavoro relativamente ad appalti e a concessioni di lavori pubblici e appalti pubblici di servizi nella Provincia di Pesaro e Urbino”.
Nel solco di “Pesaro, Capitale della Cultura 2024”, la delegazione ANMIL ha incontrato il Sindaco Andrea Biancani proponendo di organizzare la Giornata provinciale ANMIL del 13 ottobre prossimo proprio a Pesaro e rafforzare così il messaggio della “Cultura della Sicurezza” attorno al quale l’Amministrazione comunale del capoluogo, al pari delle altre istituzioni locali, ha sempre mostrato grande sensibilità. «Sul versante del mondo del lavoro – ha sottolineato il Presidente Fausto Luzi – la cultura che serve è proprio quella della sicurezza. Essere consapevoli dei rischi che si possono correre sul posto di lavoro è fondamentale per prevenire incidenti e tragedie. ANMIL è impegnata da sempre in prima linea anche con una capillare attività di sensibilizzazione declinata in convegni, iniziative e testimonianze nelle scuole».
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