Un tuffo nella storia di Mondolfo in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Alessandro Berluti
Un tuffo nella storia di Mondolfo in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Alessandro Berluti
MONDOLFO – Una calda serata estiva in uno scorcio di storia ed arte quale il chiostro al Complesso Monumentale di Sant’Agostino ha visto domenica 23 luglio alle ore 21,15 a Mondolfo la presentazione del volume “Mondolfo. Il libro” per le edizioni di Claudio Ciabochi. Iniziativa promossa dall’Archeoclub d’Italia col patrocinio del Comune di Mondolfo, Regione Marche e Pesaro Capitale della cultura, ha visto sul palco l’intervento della consigliera comunale Agnese Fuligni che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale, confermando una lunga, fruttuosa collaborazione con l’Archeoclub.
Il presidente della sede locale Alessandro Berluti ha spiegato le ragioni di questo volume, promosso nell’occasione del 550° anniversario dell’infeudazione di Giovanni Della Rovere quale signore di Senigallia, Mondolfo e Mondavio.
La storia di un vicariato sorto nel 1474 essendo papa Sisto IV della Rovere che, attribuendo al nipote la signoria sulle tre città, creava un piccolo “stato” soggetto alla Santa Sede che si sarebbe poi esteso al Ducato d’Urbino reggendo i Della Rovere queste terre sino al 1631. Periodo di grande prosperità per Mondolfo che nella signoria roveresca conobbe un importante sviluppo con l’intervento, tra gli altri, di quel genio rinascimentale di Francesco di Giorgio Martini.
Volume con testi in italiano e in inglese, non solo per finalità turistiche di Mondolfo ma anche per consentire alle seconde, terze generazioni di migranti mondolfesi nel Mondo di apprezzare la storia della propria terra d’origine, la terra “delle due vacanze in una” sino a Marotta. L’editore Claudio Ciabochi, intervenuto alla serata salutata da un nutrito pubblico, ha presentato l’ampia collana in cui si inserisce anche l’elegante volume dedicato a Mondolfo, dal ricco apparato fotografico, distribuito nel circuito delle librerie, e che colloca uno dei borghi più belli d’Italia accanto a realtà quali Urbino, Iesi, Ancona o Fabriano.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it