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Cresce la preoccupazione per il maxi impianto per la raccolta dei rifiuti alla Zipa di Jesi

Cresce la preoccupazione per il maxi impianto per la raccolta dei rifiuti alla Zipa di Jesi

Il movimento politico Dipende da Noi chiede una presa di posizione ai Comuni di Chiaravalle, Monsano e Monte San Vito

JESI – Crescono, giustamente, l’attenzione e le preoccupazioni per la richiesta della società Edison di istallare alla Zipa di Jesi un impianto per la raccolta e il trattamento di rifiuti pericolosi e nocivi.

“Anche ieri sera, in una conferenza  molto partecipata e ben organizzata dal centro sociale TNT di Jesi, l’ambientalista ed esperto di questo settore  Augusto De Sanctis – si legge in una nota diffusa dal movimento politico Dipende da Noi di Ancona – ha sottolineato le criticità di un simile progetto, un impianto di dimensioni triple dagli altri già presenti in Italia, e dei rischi connessi ad una localizzazione in un area fortemente antropizzata e già zeppa di attività industriali a forte impatto, tanto da averla negli anni passati, fatta classificare l come ” area ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA) con tanto di legge, disattesa, e finanziamenti, da tempo sospesi, che prevedevano interventi volti a diminuire  il carico di inquinamento e pericolosità che gravano sul territorio.

“Per non dire di una procedura opaca, già in itinere da oltre un anno ma celata all’opinione pubblica e valutata con grande superficialità dagli enti preposti ad autorizzarla, Provincia di Ancona e Comune di Jesi in primis.

“Fatto sta che entro il 2 agosto scadranno i termini per la presentazione di osservazioni da parte di enti, associazioni e cittadini. Una procedura di questo genere ha di fatto escluso tanti a cominciare dai Comuni che circondano la Zipa. Proprio per questo ci sentiamo il diritto di chiedere ad amministrazioni comunali come Monte San Vito, Monsano, Chiaravalle di prendere effettiva conoscenza delle caratteristiche di questo impianto e di esprimere  le conseguenti osservazioni necessarie a far recedere la società  Edison”, conclude il movimento politico Dipende da Noi di Ancona.

 

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