Il Pd: “La caduta di Acquaroli è inesorabile, Marche fanalino di coda in Italia”
Il Pd: “La caduta di Acquaroli è inesorabile, Marche fanalino di coda in Italia”
ANCONA – Non poteva essere altrimenti. Le Marche fanalino di coda per sanità pubblica, per il lavoro, per l’economia, per i diritti delle donne, presentano il conto al responsabile di questa allarmante discesa.
Il presidente Francesco Acquaroli è oggi al centro di una crisi di popolarità senza precedenti.
Secondo il recente Governance Poll elaborato da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore, Acquaroli si posiziona all’ultimo posto tra i presidenti delle regioni italiane, con un consenso crollato al 43%.
La segretaria del PD Marche Chantal Bomprezzi non può non sottolineare l’inesorabile debacle: “Questa cifra rappresenta una bocciatura sonora da parte delle marchigiane e dei marchigiani, confermando il distacco crescente tra il governo regionale e i cittadini”.
“Questi dati dimostrano una verità lampante: l’alternativa alla colonia di Meloni esiste e si chiama Campo largo del centro-sinistra” ha dichiarato la Segretaria.
La perdita di fiducia nei confronti di Acquaroli è evidente e allo stesso tempo preoccupante, il calo di 6,1 punti percentuali rispetto al giorno delle elezioni, non lascia scampo.
Il PD Marche richiama l’attenzione sulla necessità di un cambiamento urgente, sottolineando come la leadership attuale non sia in grado di rispondere alle esigenze della comunità marchigiana. La discesa inesorabile di Acquaroli è un chiaro segnale che le politiche adottate fino ad ora non sono state all’altezza delle aspettative dei cittadini e hanno disatteso totalmente le promesse elettorali di 4 anni fa.
Il campo largo del centro-sinistra si propone quindi come la vera alternativa, pronta a lavorare per il bene comune, con un programma che mette al centro la sanità pubblica, la giustizia sociale e i diritti di donne e lavoratori.
La segretaria Bomprezzi ha lanciato ufficialmente la sfida: “È tempo di voltare pagina e costruire insieme un futuro migliore per le Marche, all’insegna della partecipazione e dell’inclusione”.
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