IN PRIMO PIANOMARCHEPOLITICA

Approvata la legge sulla valorizzazione della Macroregione adriatico-ionica

Approvata la legge sulla valorizzazione della Macroregione adriatico-ionica

Massimo Bello (FdI): “Per le Marche e per i Comuni si aprono straordinarie opportunità di crescita”

di MASSIMO BELLO*

ANCONA – Oggi, l’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato la legge (primo firmatario il Consigliere regionale Carlo Ciccioli, oggi parlamentare europeo), che valorizza e sostiene la strategia della Macroregione Adriatico-Ionica. Un risultato rilevante per le Marche, ma anche per tutti i Comuni marchigiani, che possono finalmente avere a disposizione uno strumento in più e risorse per promuovere una politica di sviluppo e di vicinato con altre aree e Paesi interessati dalla crescita di una zona geografica, che interessa la costa adriatica e l’area balcanica. Un risultato, che segna un traguardo istituzionale, senza precedenti, su cui l’eurodeputato Carlo Ciccioli, da Bruxelles, ne diventa il custode principale.

L’Adriatico diventa fattore di riconciliazione fondamentale tra oriente e occidente e il sud del mondo, che si affaccia sul Mediterraneo, favorendo lo sviluppo di quelli che sono i pilastri più rilevanti della Macroregione, nata nel 2014: infrastrutture, energia, ambiente, pesca, sicurezza della navigazione e dei porti, cultura e turismo sostenibili, ma anche formazione, inclusione e scambio di buone pratiche.

La strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica (EUSAIR) rappresenta la terza strategia macroregionale dell’UE e fa seguito alla strategia dell’UE per la regione del Mar Baltico (2009) e alla strategia dell’UE per la regione del Danubio (2011). Su mandato del Consiglio europeo, l’EUSAIR è stata elaborata congiuntamente dalla Commissione con i Paesi e le parti interessate della regione adriatica e ionica. La conferenza inaugurale dell’EUSAIR si è svolta a Bruxelles il 18 novembre 2014.

Ora, Italia, Croazia, Slovenia e Grecia, ma anche i Paesi in via di adesione all’UE (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro), insieme alle istituzioni comunitarie di Bruxelles, hanno un’opportunità straordinaria di crescita, offrendo una maggiore attenzione ad un’area geografica strategica, e dotandosi anche di quelle risorse necessarie perché i progetti e i programmi diventino azioni concrete.

La Macroregione è una rete importante, che coinvolge diversi attori europei, nazionali, regionali, locali, e anche politiche e programmi di finanziamento interessanti, concentrandosi su alcune sfide e priorità individuate e condivise tra i partner, che la compongono. In particolare, la legge regionale sulla Macroregione Ionico-Adriatica, approvata dal Consiglio regionale, costituisce un significativo passo avanti e un importante collettore tra i territori ad oriente dei mari Adriatico e Ionio e, contemporaneamente, di riconoscimento e di riscoperta di quei valori, che uniscono le due sponde. Ancona, quale capoluogo delle Marche, i Comuni e l’intero tessuto economico-produttivo, sociale e culturale della nostra Regione ne diventano protagonisti quali punti di riferimento di un’area geografica, strategica per tutta l’Unione europea.

*Responsabile regionale FdI Dipartimento Politiche dell’Unione europea e dirigente provinciale FdI di Ancona

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it