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Umberto Galimberti ospite a Camerano

Umberto Galimberti ospite a Camerano

Il sesto appuntamento della rassegna “Non a Voce Sola” è all’insegna della filosofia e della relazione con l’illustre filosofo che martedì 16 luglio, alle ore 21.15, nella splendida Piazza Roma sarà protagonista di una lectio intitolata “L’io e il noi. Il primato della relazione”

CAMERANO – L’illustre filosofo Umberto Galimberti martedì 16 luglio alle ore 21.15 nella splendida Piazza Roma di Camerano sarà protagonista di una lectio intitolata “L’io e il noi. Il primato della Relazione”. L’incontro organizzato dal Comune di Camerano si inserisce all’interno della rassegna “Non a Voce Sola” da sempre punto di riferimento nel panorama culturale marchigiano e nazionale, con un’attenzione particolare alle tematiche di genere e all’empowerment femminile. Giunta alla sua quindicesima edizione offre anche quest’anno uno spazio di confronto aperto e dinamico con illustri ospiti che dialogheranno intorno al tema dei Miracoli.

Il prof. Galimberti è una personalità che non necessità di presentazioni – ha dichiarato il Sindaco di Camerano Oriano Mercantedi uno spessore culturale enorme. È per noi un graditissimo piacere ospitarlo a Camerano in una serata che, sono sicuro, arricchirà tutti coloro che ascolteranno questa lectio”.

Una riflessione filosofica e poetica – ha dichiarato Barbara Mori Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Camerano – che parte dalla considerazione che I miracoli appartengono alla teologia favolosa in cui l’invisibile si incarna nel visibile. Sono trasversali ad ogni cultura, ad ogni tempo, ad ogni linguaggio. I miracoli annullano la distanza tra il desiderio e l’impossibile, creano passaggi, preparano l’imminenza di un bene gratuito che non si può comprare e accumulare. I miracoli fanno luce nei tempi oscuri, insegnano la lungimiranza, accadono quando ci si sottrae ai rapporti di forza e di dominio. I miracoli sono extra legem: destino che condividono con l’amore e le sue meravigliose eccezioni“.

Come scrive lo stesso Galimberti:Molte persone concepiscono l’amore in maniera possessiva. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui è un altro. Oggi ci si lamenta dell’egoismo, del narcisismo, ma chi ha messo il seme del primato dell’individuo rispetto alla comunità? La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore. L’amore è prevalentemente vissuto oggi come passione, come fatto transitorio: nel nostro tempo si è sviluppato un concetto terrificante di libertà, dove libertà non è facoltà di compiere delle scelte ma come “revocabilità” di tutte le scelte. Bisogna che la gente capisca che l’amore è un’opera d’arte, è scoprire il segreto dell’altro, essendone curioso, nella sua continua cangianza”.

Umberto Galimberti è filosofo e psicanalista. I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all’insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l’uomo che in un mondo dominato dalla tecnica si sente un “mezzo” nell'”universo dei mezzi”, senza poter trovare un senso al suo esistere. Compiuti gli studi di filosofia e psicologia, è attualmente professore ordinario di filosofia della storia presso l’Università di Venezia. Professore associato fino al 1999, precedentemente (dal 1976 al 1983) è stato professore incaricato di antropologia culturale. Dal 1985 è membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology. Allievo di Karl Jaspers, durante alcuni soggiorni in Germania, ne ha tradotto in italiano le opere. Ha dedicato anche alcuni studi a Edmund Husserl e a Martin Heidegger. Dal 1995 collabora con il quotidiano «la Repubblica». Tra le sue opere si ricordano: Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente (1975), Psichiatria e fenomenologia (1979), Il corpo (1983), La terra senza il male. Jung dall’inconscio al simbolo (1984), Gli equivoci dell’anima (1987), Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica (1999), Orme del sacro (2000), Il tramonto dell’Occidente (2005), La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica (2005), Parole nomadi (2006), L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007), Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (2008), La morte dell’agire e il primato del fare nell’età della tecnica (2009), I miti del nostro tempo (2009), Il viandante della filosofia (con M. Alloni, 2011), Cristianesimo. La religione del cielo vuoto (2012) e L’usura della Terra (2014); nel 2018, La parola ai giovani e Nuovo dizionario di psicologia; Heidegger e il nuovo inizio (2020); nel 2021, Il libro delle emozioni e, con C. Vivarelli, 50 emozioni spiegate ai ragazzi; Credere (con J. Carrón, 2022); Le parole di Gesù (2023). A Non a Voce Sola presenta L’io e il noi. Il primato della Relazione.

L’incontro di Camerano è ad ingresso libero e gratuito. Per informazioni telefonare al numero 3384162283.

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