“Un giorno, una vita”, a Chiaravalle una nuova rassegna a cura del critico cinematografico Roberto Ferretti
“Un giorno, una vita”, a Chiaravalle una nuova rassegna a cura del critico cinematografico Roberto Ferretti
Tre film in programma nello spazio intitolato di recente a Giorgio Candelaresi
CHIARAVALLE – A partire da domani, mercoledì 3 luglio, alle ore 21, il cortile sul retro della Biblioteca Comunale “Massimo Ferretti” di Chiaravalle farà da cornice per tre mercoledì consecutivi alla rassegna “Un giorno, una vita. Tre film italiani nella storia del cinema” a cura di Roberto Ferretti, che introdurrà la proiezione delle tre pellicole in programma: “Una giornata particolare” di Ettore Scola (1977), “Il pianeta azzurro” di Franco Piavoli (1982), “Una pura formalità” di Giuseppe Tornatore (1994).
“I film scelti – spiega Ferretti, saggista e pubblicista di cultura cinematografica, esperto di didattica del cinema e di suono e musica nel film – si svolgono tutti nell’arco di una sola giornata: sia che si tratti dell’arrivo di Hitler a Roma nell’Italia del 1938, o delle ventiquattro ore metaforiche – in realtà il ciclo delle stagioni – nel corso delle quali viene poeticamente mostrato il miracolo della vita, oppure dell’angosciante nottata in cui, dopo sprazzi del resto del giorno, ne va del senso stesso dell’esistenza. Tre veri capolavori, non solo del cinema italiano ma anche dell’arte filmica mondiale, capaci di rispecchiare le anime che via via caratterizzarono la scelta dei film durante i cineforum chiaravallesi degli anni Settanta: da quella politico-civile a quella più esistenziale attraverso il versante ‘ecologista’”.
Per il Sindaco Cristina Amicucci “a Chiaravalle, in cui da quasi 40 anni mancano sale cinematografiche, non manca l’amore per il cinema, che ha le sue radici in quella straordinaria stagione culturale e cinefila il cui principale artefice negli anni Settanta fu Giorgio Candelaresi. Un amore che ha ispirato anche le rassegne da noi promosse dal 2013 a oggi: ‘I giovani raccontano il cinema dei giovani’, ‘Le donne raccontano il cinema delle donne’, ‘Un filosofo al cinema’ e ‘Ogni cosa è illuminata’”.
“Ad esse – afferma l’assessore alla cultura Francesco Favi – si aggiunge ora questo nuovo ciclo, che vuole richiamarsi proprio al decennio d’oro del cinema d’essai: non a caso per le tre proiezioni abbiamo scelto lo spazio che dal 25 giugno porta il nome di Giorgio Candelaresi; la cura della rassegna inoltre è affidata al critico cinematografico Roberto Ferretti, che con Candelaresi ha scritto il libro ‘Tra Chiaravalle e Cinecittà’ e che, più di tutti, può esserne considerato l’erede”.
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