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La Cna a Ricci e Ciccioli: “Portate a Strasburgo le esigenze delle imprese”

La Cna a Ricci e Ciccioli: “Portate a Strasburgo le esigenze delle imprese”

PESARO – La CNA di Pesaro e Urbino rivolge il suo augurio di buon lavoro a Carlo Ciccioli e Matteo Ricci, i due politici marchigiani eletti che rappresenteranno la nostra regione al Parlamento Europeo. In particolare l’associazione, che assieme ai colleghi delle CNA di Ancona aveva organizzato nel mese di maggio un partecipato confronto diretto tra i candidati degli schieramenti per il Parlamento di Strasburgo, vuole complimentarsi con Ciccioli e Ricci per il brillante risultato ottenuto, ricordando al contempo quelle che sono le priorità per il mondo della imprese discusse ed elencate nel confronto organizzato dall’associazione lo scorso mese di maggio.

Al centro i temi cari al mondo della piccola e media impresa; primo fra tutto quello delle infrastrutture, dell’isolamento delle Marche e della provincia di Pesaro e Urbino in particolare; della cronica carenza di collegamenti viari, ferroviari ed aerei verso il resto d’Italia e dell’Europa. Un problema di collegamenti trasversali ma anche di mancata programmazione e investimenti adeguati sulla dorsale adriatica. Altro problema quello delle infrastrutture informatiche e dell’assenza di collegamenti che rendono difficile la competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali.

Le Marche finiscono per essere poco attrattive per chi intende investire, fare ricerca e sviluppo se mancano gli strumenti essenziali. In una regione declinata al plurale, il cui tessuto produttivo è formato al 97% da micro-piccole imprese e dove ancora le differenze e la competizione tra territori è forte, secondo CNA occorre iniziare a lavorare in termini di squadra per poter competere a livello internazionale. L’obiettivo è quello di tracciare le rotte per colmare le divergenze e in questo senso CNA incalzerà i candidati a farsi carico delle questioni contenute nella piattaforma nazionale per una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni europee alle imprese e al lavoro delle Marche.

Al centro anche la transizione ecologica, la sostenibilità energetica, la transizione digitale attraverso l’intelligenza artificiale, il completamento del mercato unico con la necessità di avere una politica industriale comune, insieme a nuovi modelli economici a cui ispirarsi per leggi a misura di impresa. Ma anche il tema del lavoro, della formazione, della tutela del made in Italy.

 

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