Luciana Sbarbati: “L’Europa deve recuperare il tempo perso e fare le riforme” / FOTO

di PIERPAOLO MASCIA

JESI – I Repubblicani Europei si sono ritrovati a Jesi, nei bellissimi giardini pubblici, a festeggiare i 78 anni della Repubblica Italiana.

Presenti all’importante appuntamento la senatrice Luciana Sbarbati, segretaria nazionale dell’MRE, Katia Mammoli ed il candidato alle elezioni europee, l’architetto Umberto Trenta.

Dopo il saluto iniziale di Katia Mammoli, che ha ringraziato i numerosi cittadini presenti, complimentandosi con loro e dopo aver spiegato il significato di questa festa ha dato la parola alla senatrice Luciana Sbarbati che ha spiegato alla folla il significato di questa festa e, soprattutto, l’importanza delle elezioni europee con una forte carica di passione.

L’Europa, ha detto la senatrice, deve recuperare il tempo perso, fare le riforme dei Trattati, perché il mondo è cambiato, deve darsi una statura politica per competere a livello di geopolitica, avere una sola voce autorevole nei consessi internazionali, un bilancio unitario, un’unica politica fiscale, un esercito Comune, un Parlamento che possa legiferare, una Costituzione che cancelli il diritto di veto ed abbandonare il metodo intergovernativo per abbracciare il metodo comunitario.

“L’Europa dei popoli, l’Europa Federale è la nostra Patria”, ha poi aggiunto Luciana Sbarbati.

“Il candidato repubblicano nella lista di Azione per questo collegio è Umberto Trenta, un uomo preparato, competente e onesto che merita il vostro voto, per cui vi esorto a votarlo”, ha poi detto la senatrice Sbarbati.

Le conclusioni della festa sono state affidate al candidato alle Europee, ad Umberto Trenta, che ha spiegato l’importanza della cittadinanza europea, il valore della diversità come possibilità di crescita e, soprattutto, quello di una Pace giusta fondata sul rispetto, sulla libertà, sulla tolleranza e sull’equità.

“Solo un mondo più giusto – ha concluso Umberto Trenta – può garantire la Pace. Che va difesa ogni giorno, con politiche che rispettino i diritti umani, e la libertà come l’unica dimensione nella quale gli uomini possono definirsi cittadini”.

 

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