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Porto San Giorgio set per le riprese del cortometraggio contro i disturbi alimentari, “Il Suono dell’Ombra”

Porto San Giorgio set per le riprese del cortometraggio contro i disturbi alimentari, “Il Suono dell’Ombra”

PORTO SAN GIORGIO – Sono terminate le riprese del cortometraggio “Il Suono dell’Ombra”, scritto da Valentina Fratini Lyndon, che ha visto Porto San Giorgio set per le riprese. Il corto è incentrato sui disturbi del comportamento alimentare, un dramma che tocca anche giovanissimi.

La regia è stata affidata a Michele Picchi, noto per aver lavorato come assistente alla regia con Ettore Scola (Capitan Fracassa), Ricky Tognazzi (Ultrà) e Giovanni Veronesi (Viola Bacia Tutti), nonché per essere sceneggiatore di produzioni cinematografiche e televisive.

Nel cast di primo piano i grandi attori del calibro di Enzo Decaro, attore nato professionalmente con il trio “La Smorfia”, assieme a altri due grandi come Massimo Troisi e Lello Arena, l cui carriera è proseguita tra teatro, televisione e cinema. Yvonne Sciò, attrice al suo esordio con uno spot pubblicitario che le permetterà di approdare, prima al cinema al fianco di Carlo Verdone, poi in teatro con Gigi Proietti e in televisione con Non è la RAI, per proseguire con numerosi progetti, sia come attrice che come regista, Sofia Plescia modella e giovane attrice del cortometraggio di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale “Per Sempre Insieme” e Davide Reali attore marchigiano, impegnato in progetti di fiction e cinema.

La Financial Manager è Sonia Giacometti, tra le figure più attive nel finanziamento di documentari, cortometraggi, film, fiction e serie, sia con fondi pubblici che privati. Ha contribuito professionalmente a diverse produzioni cinematografiche, tra cui “Mamma qui comando io” di Federico Moccia, “Copperman” di Luca Argentero e “Nati due volte” di Pierluigi Di Lallo, oltre a vari cortometraggi. Attualmente è Vicepresidente di Almas APS.

La produzione è stata curata dall’Associazione ALMAS, attiva dal 2014 e impegnata nella promozione di progetti di formazione e utilità sociale, con particolare attenzione al cinema, all’audiovisivo e agli eventi dal vivo, la cui Presidente, Sabina Pariante, è stata anche organizzatore.

Il coproduttore è rappresentato dall’azienda “1 Attimo in Forma”, leader nel settore degli alimenti energetici. L’impresa non è nuova a iniziative di sensibilizzazione/culturali. È stata infatti stata fortemente voluta dalla produzione per il suo impegno nel sociale. In ultimo infatti il progetto sulla fragilità giovanile – lanciato in occasione in occasione dell’ultima edizione di Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione – le cui conseguenti problematiche sfociano anche i disturbi alimentari. Il cortometraggio rientra nei canali di comunicazione, quali cinema, arte, musica, pittura che possono veicolare importanti messaggi ai nostri giovani.

“Abbiamo continuato e ribadito il nostro impegno nell’affrontare tematiche di rilevanza sociale e legate a un’alimentazione contemporanea, consapevole e sostenibile; fedele alla nostra missione di sollecitare a condurre una alimentazione sana e corretta che non contempli eccessi, come racchiuso da sempre nel payoff “A ognuno la sua Forma”. L’azienda è particolarmente vicina alla tematica dei disturbi alimentari, tanto frequenti e connessi alla preadolescenza e all’adolescenza, ponendosi al fianco delle tante famiglie che si sentono disorientate di fronte all’avanzare di una civiltà dell’immagine che alimenta una visione distorta della realtà e degli obiettivi, frammentando e dissolvendo l’io, alla ricerca di una propria strada e identità; la coproduzione di questo cortometraggio è stata uno dei passi che concretamente e quotidianamente abbiamo desiderato percorrere come punto di riferimento emotivo e culturale per chi si trova ad affrontare questi disagi; perché la fragilità torni ad essere un valore e un modo di rappresentare la propria sensibilità” – È quanto affermato dai vertici di “1 Attimo in Forma”.

Il cortometraggio racconta la storia di Giada, una quindicenne amante della musica, che vive serenamente dedicandosi alla composizione, in contrasto con la madre Emma, desiderosa che si concentri sugli studi. Quando il ragazzo che piace a Giada, Claudio, ha mostrato interesse per Emma, Giada è diventata insicura riguardo al suo aspetto fisico e ha iniziato a soffrire di anoressia. La sua situazione è peggiorata progressivamente fino a quando, durante un viaggio dei genitori, è entrata in coma a causa della debolezza. Emma ed Enzo, disperati, hanno cercato di risvegliarla con la musica, sua grande passione.

Rhapsodia Film, azienda guidata da Roberto Marra, che si distingue per fondere l’approccio convenzionale con scene ed elementi in animazione 2D, si è occupata della distribuzione. La post produzione è stata invece gestita dall’Università di Roma Tre che, oltre ad essere sponsor del progetto cinematografico, ha fornito laboratori e attrezzature per garantire il conseguimento di un lavoro di assoluta eccellenza sotto il profilo puramente tecnico.

Gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione del cortometraggio sono: Ciu’ Ciu’ Tenimenti Bartolomei, Casa della Piada CRM, Rotary Club Porto San Giorgio – Riviera Fermana, Pastificio di Mauro Firmanum Società Cooperativa, Cambio servizio di Panich Motors, Antico forno Anteni, Ristorante Pinseria Duilio, Ristorante Pizzeria Altamarea, Le Delizie di Iommi Marina, Super Coal La goccia, Già Colors, specializzato nella vendita di vernici, colori e prodotti per l’edilizia all’avanguardia, nonché Tina e Sauro, specialisti del tricolook e Miss Chef, un’associazione di promozione sociale internazionale, celebre per dare vita ad un Premio prestigioso cui partecipano solo chef donne italiane, presideduta dalla giornalista internazionale, autrice della Rai nonché referente del Dipartimento pari opportunità CIM, Mariangela Petruzzelli.

La location è stata Porto San Giorgio, scelta anche grazie alla preziosa consulenza dell’artista Francesca Guidi, che ha svolto l’attività di Location Manager. Si tratta di un pittoresco paese marchigiano situato tra mare, colline e montagne, ideale per una storia così emblematica.

Le scenografie non sono state quindi solo di contorno, ma parte integrante della narrazione, aiutando i protagonisti a riscoprire sé stessi e i valori fondamentali di condivisione, aiuto, solidarietà e amore, spesso dimenticati.

Il sindaco Valerio Vesprini e l’assessore alle Politiche sociali e Cultura Carlotta Lanciotti hanno avuto un ruolo insostituibile per il supporto all’organizzazione e aver concesso l’opportunità di poter svolgere le riprese nella loro splendida località e in particolare nel Distretto sanitario e a Villa Santa Maria al Poggio di Chiara e Francesco Mazzini.

“Gli scopi sociali di prevenzione contro i disturbi del comportamento alimentare fanno di questo progetto un prezioso alleato nel lungo e articolato percorso di formazione del giovani – sottolinea Lanciotti – Ringraziamo sentitamente gli sponsor e tutti coloro che hanno sostenuto il corto permettendone la realizzazione”.

““Il Suono dell’Ombra” ha mirato a diffondere il messaggio che ognuno di noi ha il potere di scegliere, un potere spesso negato alle vittime dei disturbi alimentari. Il progetto è stato sostenuto dal Ministero della Salute e ha coinvolto centri di salute mentale, associazioni di pazienti, istituzioni educative, professionisti del settore medico e psicologico, aziende alimentari, media e tutte le organizzazioni interessate a promuovere un rapporto sano con il cibo e il corpo” – È quanto affermato da Almas Produzioni.

“La negligenza può aver contribuito alla diffusione dell’anoressia, lasciando vittime silenziose. L’aumento dei disturbi alimentari ha confermato questa triste realtà. Ognuno di noi ha un ruolo nel combattere questa malattia: genitori, operatori sanitari, istituzioni educative, associazioni di supporto, professionisti del settore e cittadini. Non possiamo più ignorare il problema. Dobbiamo informare, sensibilizzare ed educare le nuove generazioni su cosa significhi avere un rapporto sano con il cibo, promuovere l’autostima e la consapevolezza corporea, e comprendere quanto l’incuria e l’ignoranza possano essere devastanti” – È quanto dichiarato dal regista, Michele Picchi.

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