CULTURAMARCHE

Quando l’umanità di uno psichiatra può far “guarire”

Quando l’umanità di uno psichiatra può far “guarire”

di TIBERIO CRIVELLARO

Nella kolossal epoca psichiatrica del DSM 5 – Tr  (discutibile manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) con annessi psicofarmaci da cavallo e connesse diagnosi spesso deliranti, tra i pochi da considerare e non del tutto allineato a tal “iatria” è Luigi trabucchi, di “vecchia scuola”, quella per intenderci di Giovanni Jervis, o meglio più affine a quella Franco Basaglia.

Nell’introduzione del suo libro-saggio, da definire commovente romanzo autobiografico, afferma: “Posso dire che la mia vita è sempre stata accanto alla sofferenza mentale, essendo figlio d’arte (di Cherubino Trabucchi) e avendo intrapreso in prima persona (la) preparazione, nel 1981, frequentando la clinica psichiatrica dell’Università di Verona come studente, tirocinante e specializzando (…) ho fatto da spettatore ai cambiamenti delle sofferenze umane in questi ultimi quarant’anni e oltre, e oggi sono e resto ancora osservatore sul…campo”.

Il suo saggio-romanzato “Capire la mente – Oltre il sintomo” è a portata di lettura per tutti, anche per coloro che non rientrano nella specifica scientificità cui il libro tratta. Cosa assai rara in confronto alle difficili espressioni dei professoroni e ai complicati faldoni di qualche spocchioso del settore “tra” e “fra” specialisti. Nella nota a cura dell’editore (Casa Nuvolari – Oligo edizioni, Mantova), Trabucchi viene descritto come tra i più noti del settore in Veneto. Ma come? In Italia, anche; riconosciuto e cercato da “sofferenti” che vengono nella Clinica Villa S.Chiara di Quinto di Valpantena (VR), da ogni regione dello stivale, tanti dalla Sicilia. Non certo in vacanza. Pur se, tuttavia, l’ambiente ha i requisiti di un hotel stellato, con personale altamente qualificato, per un  posto dove il dolore spazia nei suoi molteplici livelli e spessori. Anche per questo è possibile affermare quanto Doc Trabucchi sia piuttosto distante dal “potente” DSM, non del tutto vicino alle classificazioni “pseudo-ermeneutiche” di “bipolarismo” adattabile, pare, anche alle nevrosi meno invasive, e con l’apporto di “psicoterapie” mineralizzate, portando la biologia all’estremo, agli estremismi poco democratici nella comoda alleanza con le ricche multinazionali del farmaco.

Luigi Trabucchi preferisce: “un linguaggio il più chiaro possibile (…) con le metafore (quelle che producono effetti di immagini) che mi sono servite e mi servono a far comprendere i concetti complessi (quelli della clinica dei sintomi) alla persone “non addette ai lavori”, ai “pazienti”, ai loro famigliari. Ma forse anche distante dall’accanimento chimico, cui eccedono tanti colleghi accompagnando la sofferenza con la comprensione e l’umanità che certe particolari, frequenti sintomatologie richiederebbero. Il libro racchiude anche profonde riflessioni su patologie oggi assai diffuse dei disagi esistenziali, spesso giovanili. Spiega bene il significato delle terapie, della loro funzione.

La conclusione è quanto mai interessante nella descrizione di alcuni casi clinici dove si intende quanto un metodo porti alla comprensione di casi sempre più frequenti in questa temporale “inciviltà”, a partire forse, dagli anni ’60 dove il consumismo accelera i suoi processi fini agli attuali eccessi. Vien da pensare quanto Trabucchi (forse inconsapevolmente) si sia avvicinato, nel tempo, a quella che viene chiamata “esperienza di cifra” (analisi didattica per accedere al mestiere dello psicoanalista); anche a pensare quel discorso che “il Medico impara dal “paziente”. Un confronto…di “mente”?

È auspicabile che un acuto psichiatra debba “fare i conti” con la teologia e la filosofia, con le arti, la letteratura e alla semplicità-complessa di esseri umani che sembrano essere cristallizzati nel dolore. Questo testo non è affatto pessimista, qui vi sono pagine di speranza. E se la psichiatria di Stato mi spiccherà un mandato di cattura, spero allora di avere, quale avvocato difensore, il Dott. Luigi Trabucchi, magari. Non si aggiungono, qui, altri innumerevoli indizi importanti ricavabili dal libro.

Siate allora detective: compratevelo. Amen.

LUIGI TRABUCCHI

CAPIRE LA MENTE – OLTRE IL SINTOMO

Casa Nuvolari, Oligo edizioni

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it