CRONACAIN PRIMO PIANOLORETO

I carabinieri di Osimo hanno confiscato un immobile ritenuto provento di attività di spaccio di stupefacenti

I carabinieri di Osimo hanno confiscato un immobile ritenuto provento di attività di spaccio di stupefacenti

LORETO – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno eseguito un decreto di confisca di un immobile, emesso il 12/02/2024 dal Tribunale di Ancona – Sezione Penale Ufficio Misure di Prevenzione.

Il provvedimento, proposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, su segnalazione del citato NORM, ha ad oggetto un bene immobile sito a Loreto, costituito da una civile abitazione, composta da cinque vani collocati al piano terra e al primo piano ed accessori, con dotazione di garage.

Il valore del bene confiscato, formalmente intestato alla moglie del proposto e già oggetto di sequestro giudiziario nel giugno 2023, è oggi stimabile in 210.000 euro.

L’uomo, un operaio 44enne di origine straniera, già gravato da precedenti specifici, era stato oggetto di un’attività d’indagine su spaccio di sostanze stupefacenti, effettuata proprio dal Nucleo Operativo osimano, e conclusasi a febbraio 2020, con l’arresto su ordinanza di custodia cautelare.

Per tale procedimento, poi, l’uomo era stato condannato in via definitiva a 4 anni e 4 mesi di reclusione ed al pagamento di 20.000 euro di multa, poiché ritenuto responsabile di reiterati episodi di spaccio di cocaina, commessi in provincia di Ancona, tra il marzo del 2017 e l’ottobre del 2019.

L’Autorità Giudiziaria, nel ritenere la proposta di confisca meritevole di accoglimento, sul presupposto  della pericolosità sociale dell’uomo, ha sottolineato come l’immobile, acquistato dalla donna, nel gennaio 2020, per la somma di 80.000 euro e oggetto di consistenti interventi di manutenzione straordinaria e di climatizzazione che ne hanno fatto incrementare considerevolmente il valore, abbia avuto un costo d’acquisto già sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall’uomo e costituisca, pertanto, reimpiego dei frutti dell’attività criminosa.

Il provvedimento eseguito costituisce misura di prevenzione patrimoniale, nei cui confronti è stato proposto appello.

 

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