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“Scontri al termine di Ascoli-Pisa, a farne le spese sono sempre i poliziotti”

“Scontri al termine di Ascoli-Pisa, a farne le spese sono sempre i poliziotti”

Polemica presa di posizione della segreteria regionale del Co.I.S.P.

ANCONA – “Al termine dell’incontro di calcio Ascoli – Pisa del 10 maggio 2024, che ha decretato la retrocessione della squadra ascolana in Lega Pro, si è scatenata la forte protesta della tifoseria bianconera verso la società e la squadra che si è presto tramutata in un vero e proprio attacco alle forze di Polizia”, inizia così un comunicato della segreteria regionale Co.I.S.P..
“Una decina sono stati i poliziotti della Questura di Ascoli Piceno, compresi il Vicario del Questore ed il Responsabile del servizio, oltre a più di una dozzina di operatori del XIV Reparto Mobile di Senigallia intervenuti a rinforzare l’organico a presidio della manifestazione calcistica, rimasti contusi dal fitto lancio di bombe carta, bottiglie, pietre, sedie del vicino bar e tutto quanto le centinaia di tifosi inferociti hanno trovato nel piazzale esterno allo stadio Del Duca.
“Numerosi lacrimogeni sono stati impiegati nel tentativo di disperdere i tifosi.
“Ancora una volta” sono le parole del Segretario Regionale del Co.I.S.P. Marche, Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle forze di Polizia, Lorenzo Di Nardo, “sono le Forze dell’Ordine a fare le spese e a contare i feriti dalla frustrazione di teppisti travestiti da tifosi che non si fanno scrupolo alcuno nel mettere sotto scacco e vandalizzare con atti di violenza una città intera.
“Non si può più tollerare il reiterarsi puntuale di vili aggressioni ai danni degli uomini e delle donne in divisa posti a tutela del buon esito delle manifestazioni sportive. E’ necessario intraprendere una dura azione di contrasto nella identificazione delle persone coinvolte e comminare loro sanzioni forti e concrete.
“Ognuno deve fare la propria parte, a livello dipartimentale come a livello politico, per evitare il ripetersi delle scene di inaudita violenza di cui si è stati testimoni nella serata del 10 maggio.
Non si devono sottovalutare eventi come questo per il quale già dalle settimane precedenti vi erano concreti segnali di forte dissenso verso la presidenza dell’Ascoli Calcio.
“Già prima della gara un folto corteo di disapprovazione, con oltre un migliaio di partecipanti, aveva sfilato per la città sino allo stadio urlando slogan di disprezzo verso la società e la Polizia e i 30 uomini di rinforzo giunti dal XIV Reparto Mobile di Senigallia sono apparsi subito insufficienti a contenere eventuali forme di protesta.
Soltanto l’impegno e la preparazione degli operatori in campo ha permesso di evitare guai peggiori. Ancora una volta però ci si trova a leccarsi le ferite per errori e sottovalutazioni che non possiamo accettare passivamente.
E’ assolutamente necessario ed urgente che tutte le parti in causa, ad ogni livello, prendano atto di dover fare di più e dare un forte segnale che inverta la tendenza”, conclude la nota della segreteria regionale Co.I.S.P.

 

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