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A Mondolfo la presenza della guardia medica ridotta al lumicino ma nessuno prende posizione

A Mondolfo la presenza della guardia medica ridotta al lumicino ma nessuno prende posizione

di DANIELE CECCARELLI

MONDOLFO – Teoricamente, secondo gli atti di indirizzo nazionali e regionali, l’ex-ospedale Bartolini di Mondolfo è una Casa della Comunità HUB (postazione centrale d’erogazione di uno o più servizi sanitari e/o sociali). In effetti è proprio in una posizione ideale, equidistante tra Fano e Senigallia.
Fano e Senigallia non ce l’hanno la Casa della Comunità, ma la vorrebbero anche loro.
Sempre teoricamente la Casa della Comunità HUB dovrebbe avere una presenza medica 7 giorni su 7 per 24 ore al giorno (medici di medicina generale integrati con i medici di continuità assistenziale).
Nella realtà la Casa della Comunità di Mondolfo non è un HUB (postazione centrale d’erogazione di uno o più servizi sanitari e/o sociali), perché alla fine i servizi carenti vengono accentrati a Fano, che non è sede di una Casa della Comunità.
Risultato? Per il mese di aprile la guardia medica di Fano ha 1.020 ore assegnate e Mondolfo solo 108.
Non ha nessun senso!
Non c’è nessuna proporzione!
Si nota con evidenza la volontà di fare di Fano la esclusiva centrale HUB per la guardia medica.
A dispetto degli atti di indirizzo citati.
Non sono affatto d’accordo nel fare di Fano la centrale HUB di guardia medica. Perché poi? Per quale motivo?
Tempo fa si diceva in consiglio comunale a Mondolfo che con le Aggregazioni Funzionali Territoriali mediche (evoluzione moderna dell’associazionismo medico di medicina generale: medici associati, medici di gruppo od in rete) si sarebbe potuto garantire la presenza medica almeno fino alle 24 di ogni giorno.
Ma per attivare le Aggregazioni Funzionali Territoriali mediche occorrono accordi integrativi regionali che non ci sono (esistono quelli soliti per la medicina di gruppo e di rete).
Occorrono soldi ulteriori per finanziarle e la Regione Marche, nonostante i buoni propositi, non li trova.
Ma anche se ci fossero non sarebbero affatto la panacea di tutti i mali, basti osservare quelle già attivate in Umbria ed in Abruzzo, che offrono una assistenza medica estesa al sabato e prefestivi almeno fino alle 14 in certi casi.
Sarebbe comunque già qualcosa in più.
Nonostante la politica sanitaria regionale sia quella di diffondere, il più possibile, i servizi sul territorio a livello di distretto si decide altrimenti.
E basta, no?
Solo i cittadini devono essere sempre coerenti e subire tutto?
Ma tutti quanti noi le imposte e le tasse continuiamo a pagarle!
No all’ hub di guardia medica centralizzata a Fano! Più presenze sul territorio ed in particolare a Mondolfo, che è sede di una Casa della Comunità.

 

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