A Jesi la Polizia intensifica i controlli: denunce ed una super multa ad un commerciante
A Jesi la Polizia intensifica i controlli: denunce ed una super multa ad un commerciante
JESI – Nella giornata di ieri , nella fascia oraria pomeridiana, personale delle Volanti e della Polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi, unitamente alle unità cinofile antidroga della Questura di Ancona ed al personale della Polizia municipale jesina del comandante Lupidi, coordinate dal vice questore dottor Paolo Arena, nell’alveo delle direttive impartite con ordinanza dal Signor Questore di Ancona, Cesare Capocasa, d’intesa con il Prefetto Saverio Ordine, hanno attuato un servizio straordinario integrato di controllo del territorio, avente quale precipua finalità l’attività di prevenzione dei reati in materia di stupefacenti e contro l’incolumità pubblica, specie in corrispondenza dei luoghi di maggior concentramento di persone, quali le stazioni dei bus e ferroviarie.
Con l’impiego del cane Hermes, sono state attentamente monitorate e setacciate le aree più sensibili della città ed in particolare: le fermate dei bus in Piazzale Partigiani, le pertinenze della stazione ferroviaria, Via Imbriani, Via Setificio, via Granita, quartiere San Giuseppe, Orti Pace, Piazzale San Savino, Via Galleria della Sima, Via della Vittoria. Al contempo, sono state effettuate identificazioni a campione continuo con ispezioni e controlli in 8 esercizi commerciali , a stretto contatto con i cittadini per rendere più tangibile la percezione di sicurezza.
In particolare, presso un esercizio commerciale cinese, in via della Vittoria, veniva accertata la vendita non autorizzata di oggetti contrari alla pubblica decenza, usati da adulti per fini di libidine. Circa 400 prodotti di tal genere, esposti negli scaffali in libera vendita, senza alcuna delimitazione di settore tale da impedire la visione ai minori e senza autorizzazione, venivano sequestrati amministrativamente in via cautelare. Venivano, pertanto, elevate nei confronti del titolare sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo pari a circa 22.000 euro.
Inoltre personale delle Volanti deferiva, in stato di libertà, all’Autorità giudiziaria competente un cittadino jesino di 54 anni, per minacce aggravate dai futili motivi e dall’uso di una pistola priva di tappo rosso, porto di coltelli e percosse.
Nel corso dei controlli straordinari, una donna richiedeva l’intervento della pattuglia poiché aggredita da un conoscente all’interno di un maneggio. L’aggressore, essendo rimasto a piedi per via della foratura della gomma della bici, chiedeva un passaggio in auto alla vittima affinché potesse fare rientro a casa. Essendo impegnata in alcuni lavori urgenti, la vittima rispondeva che avrebbe provveduto una volta ultimato quanto stava facendo, consigliandogli di incamminarsi a piedi perché qualche minuto dopo l’avrebbe raggiunto e fatto salire a bordo. Così faceva. Quando la vittima, lo affiancava in auto, questi in tutta risposta, probabilmente indispettito dalla risposta precedente, sparava un colpo con una pistola a piombini ed entrato nell’abitacolo, un altro colpo in direzione della donna usando parole velatamente minacciose.
La vittima, decideva comunque di accompagnarlo a casa. Ivi giunti, l’uomo scendeva. Raggiunto, nel frangente dalla volante, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso della pistola a piombini, di una scatola contenente centinaia di piombini, e di 3 coltelli aventi lame rispettivamente di 10 cm, 12 cm e 18 cm occultati nel giubbotto, il tutto posto in sequestro penale.
L’uomo, condotto in Commissariato, veniva deferito per minacce aggravate dai futili motivi e dall’uso di una pistola a piombini, porto di coltelli, percosse.
Sempre il personale delle Volanti del Commissariato, deferiva in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente un cittadino rumeno di 41 anni, per il reato di inosservanza della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Nel corso dei servizi di prevenzione generale, svolti anche nella fascia serale, personale delle Volanti, intorno alle ore 23 si recava per i controlli di rito dal sorvegliato speciale che aveva la prescrizione di permanere in casa a partire dalle ore 22.30. In casa, la sorella dell’uomo, riferiva che non aveva ancora fatto rientro. Vani i tentativi di raggiungerlo telefonicamente. Pertanto, una volta rintracciato, l’uomo veniva deferito in stato di libertà per inosservanza della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
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