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L’Udc di Cagli ha chiesto all’Amministrazione comunale di installare una casetta dell’acqua

L’Udc di Cagli ha chiesto all’Amministrazione comunale di installare una casetta dell’acqua

CAGLI – “Negli ultimi decenni l’uso di acque minerali si è molto diffuso ma rappresenta un business spesso ingiustificato, specialmente per l’acqua frizzante si potrebbe ovviare con l’installazione di una o più casette dell’acqua come già accade in molte centinaia di Comuni italiani”. Inizia così un intervento diffuso oggi dall’Udc di Cagli.

“Con case dell’acqua si indicano postazioni pubbliche che erogano acqua potabile di qualità, naturale o frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente. Sono la versione moderna di ciò che un tempo erano le fontane pubbliche.

“Le analisi eseguite servono a certificare l’assenza di batteri o di sostanze estranee e a controllare che tutti i parametri siano nella norma. Sono inoltre controllati periodicamente anche tutti i valori che testimoniano la qualità dell’acqua. In caso di parametri fuori norma, il distributore di acqua viene chiuso, si approfondiscono i controlli e l’impianto viene riaperto in breve tempo.

“L’Udc di Cagli ha inviato nei giorni scorsi una lettera alla Amministrazione comunale per prendere in considerazione la installazione di una o più casette dell’acqua che, come negli altri Comuni, sono quasi sempre gratuite (tranne in alcuni casi per l’erogazione dell’acqua frizzante: il cui costo però è minimo visto che non è superiore a cinque centesimi al litro) e garantiscono un prodotto refrigerato.

“Anche da un punto di vista ambientale si tratta di un sistema che merita attenzione infatti secondo i dati ufficiali l’erogazione media di ciascun impianto è di circa 2.500 litri giornalieri, corrispondenti ad un risparmio di circa 1.700 bottiglie di plastica da un litro e mezzo ed anche questo è un aspetto che merita considerazione”, conclude l’Udc di Cagli.

 

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