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La comunità ucraina ha ricordato ad Ancona il secondo anniversario dell’invasione russa / FOTO

La comunità ucraina ha ricordato ad Ancona il secondo anniversario dell’invasione russa / FOTO

di PIERPAOLO MASCIA

ANCONA – In circa 200, uomini, donne, bambini, anziani, si sono ritrovati ad Ancona in piazza Cavour per ricordare il secondo anniversario dell’invasione dei territori Ucraini da parte dei Russi. Tanti morti, distruzioni di interi territori e città, freddo, fame, terrore, violenze psicologiche, fisiche, una guerra che i russi hanno battezzato “Operazione Speciale”, e che vede lontana la fine.

Nella piazza, visi segnati dalla rabbia, occhi pieni di lacrime, ma anche di speranza. Tutti coloro che hanno preso la parola per dire il proprio pensiero hanno raccontato ciò che è avvenuto, ciò che hanno vissuto, chi ha dovuto lasciare tutto, chi ha perduto e chi non potrà più abbracciare. Nell’occasione tutti hanno ringraziato il popolo italiano, e tutti coloro che si sono adoperati fino ad oggi per sostenere l’Ucraina.

Alexandra, è arrivata a fine novembre da kharkiv con due bambini, uno di 3, l’altra di 5: “Hanno distrutto la nostra casa, mio marito è stato ucciso durante i combattimenti, sono riuscita a fuggire con miei figli mentre i russi bombardano, ogni attimo pensavo che ci avrebbero colpiti”, ci dice con le lacrime agli occhi.

“Vorrei tornare nella mia terra, libera, per dare un futuro ai miei figli”. La testimonianza di Igor, un ragazzo russo fuggito da Mosca, arrivato in Italia da quasi due anni ed in attesa del permesso come rifugiato politico. “Sono stato sempre contrario al sistema politico che vige in Russia, ho partecipato a Mosca e in altre località Russe a manifestazioni contro questo regime, sono stato manganellato dalla polizia, sono sempre riuscito a fuggire, sennò avrei fatto la fine di Aleksej Navalnj, e di tanti altri.

Quando stavo a Mosca, ho avuto minacce da parte di una schiera politica, per le mie idee contrarie al regime ed alla guerra che la Russia sta portando avanti. I miei nonni, so che sono controllati a causa mia”.

Di seguito una lunga dichiarazione di Oksana: “Ringrazio sinceramente tutti i volontari, tutti i partecipanti all’azione a sostegno della mia Ucraina”.

Sentimenti ed emozioni sono molto difficili da trasmettere a parole… Dolore, rimpianto, orrore, tristezza, desiderio, ma allo stesso tempo incredibile orgoglio, forza e fede. Fede nella luce, fede nella bontà, fede nella cura.

Sono passati 2 anni dall’invasione, dall’inizio della guerra, dall’occupazione su vasta scala… Questo terribile giorno ha cambiato per sempre la vita di ogni ucraino. È impossibile abituarsi alla guerra, è estremamente importante parteciparvi, capire che è il male. Ed è sempre più necessario fermare la morte e la distruzione. Basta per tutti, per il mondo intero, perché questa guerra non riguarda solo gli ucraini, è una sfida per tutta l’Europa, questa cancrena, se non sarà fermata con sforzi congiunti, si estenderà a tutta l’Europa e a tutto il mondo.

Un profondo inchino a tutti i difensori, gloria agli eroi, un enorme ringraziamento ai volontari, agli organizzatori e alle persone premurose. Gloria all’Ucraina, grazie all’Italia.

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