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I sindaci di Chiaravalle e Monte San Vito chiedono di potenziare il monitoraggio in tutto il territorio interessato dalle esalazioni

I sindaci di Chiaravalle e Monte San Vito chiedono di potenziare il monitoraggio in tutto il territorio interessato dalle esalazioni

CHIARAVALLE – “La problematica sollevata dai sindaci a seguito delle segnalazioni di odori molesti riconducibili ad idrocarburi, verificatesi nel periodo natalizio fino a metà gennaio, è stata oggetto di interesse dell’ultimo incontro del 15 gennaio scorso del Tavolo di confronto interistituzionale regionale costituito con DGR n. 541/2019”. E’ quanto affermano i sindaci di Chiaravalle e Monte San Vito.

Confronto che “ha trovato riscontro in una nota dell’ Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, Unità Operativa Complessa (UOC) Igiene e Sanità Pubblica Ambiente e Salute del Dipartimento di Prevenzione, che comunica: “Riguardo la situazione verificatasi, come da nota di cui trattasi, questa UOC ha svolto valutazioni sanitarie di competenza sulla base dei dati pubblicati e resi disponibili dal sito web dell’ARPAM, riguardanti le concentrazioni degli inquinanti atmosferici rilevati dall’unica stazione di monitoraggio della qualità dell’aria presente nel territorio del comune di Chiaravalle relativi al periodo 25 dicembre 2023 – 16 gennaio 2024. Tra le sostanze che vengono monitorate attraverso questa centralina, l’attenzione si è concentrata in particolare sul benzene e sull’anidride solforosa (SO2), che costituiscono, dal punto di vista sanitario, indicatori di tossicità e di molestia olfattiva in relazione alle emissioni prodotte da un impianto di raffineria. L’analisi dei dati ha mostrato che, nel periodo preso in esame, l’andamento delle concentrazioni di tali inquinanti non ha evidenziato i superamenti dei limiti normativi, qualora previsti, né dei valori di riferimento individuati dalla consultazione della letteratura di settore. Ciò detto, è plausibile concludere che, in base ai dati disponibili e oggetto di nostra valutazione, non vi siano state particolari evidenze che possano suggerire problematiche di carattere sanitario”.

A tal proposito come sindaci avevamo avanzato richiesta di potenziamento del monitoraggio con strumenti idonei su tutto il territorio interessato dai fenomeni odorigeni in modo da avere dati oggettivi per poter intraprendere azioni e con noi si sono trovati d’accordo tutti i componenti del Tavolo di confronto interistituzionale regionale: c’è necessità di rafforzare la fase di monitoraggio continuo della qualità dell’aria del territorio limitrofo alla raffineria, tale che si possa garantire un controllo più scrupoloso e raffinato del territorio, anche in caso di fenomeni di molestie olfattive”, concludono i sindaci di Chiaravalle e Monte San Vito.

 

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