Rifondazione Comunista: “Basta morti sul lavoro”
Rifondazione Comunista: “Basta morti sul lavoro”
JESI – Il Partito della Rifondazione Comunista, dopo aver appreso l’accaduto alla Cnh di Jesi, esprime i sentimenti di cordoglio e di condoglianze alla famiglia di Simone Filipponi, il collaboratore esterno addetto alla manutenzione del tetto dello stabilimento.
“Il nostro partito – si legge in una nota – da sempre denuncia la grave situazione in cui versa lo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro, lo smantellamento delle strutture territoriali, preposte alla vigilanza e prevenzione nei luoghi di lavoro, la carenza sia numerica che di efficacia degli ispettori del lavoro.
“Un paese che ormai raggiunge il livello di tre morti giornalieri, nei luoghi di lavoro, in cui anche quel che rimane della legislazione vigente non trova applicazione e rispetto, in cui si esce il mattino non sapendo se si torna a casa.
“In questo inizio di anno si sono già raggiunte le 30 vittime del lavoro, ed anche questo dato non è completo. Troppe sono le situazioni fuori controllo e di mancata denuncia dell’accaduto.
“La raccolta firme nazionale attivata da Usb, sostenuta dal Prc e da Unione Popolare sarà un passaggio importante qualora diventerà legge, per la repressione di comportamenti omicidi, di prevenzione delle lesioni gravi sui lavoratori.
“Il Prc chiede a tutte le forze politiche e sindacali, che non sono più disposte a tollerare lo stato di cose presenti a manifestare con lotte, scioperi, momenti di formazione e studio. Ad avviare una stagione di riscatto per tutti quei soggetti che ormai hanno la considerazione solo dei numeri”, conclude Rifondazione Comunista di Jesi.
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