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Rifondazione Comunista si mobilita per dire no al progetto di Autonomia differenziata

Rifondazione Comunista si mobilita per dire no al progetto di Autonomia differenziata

Manifestazioni in molte città contro il progetto “spacca-Italia” voluto dal ministro Calderoli

ANCONA – “Il 16 gennaio prenderà il via al Senato la discussione sul progetto di legge voluto dal governo Meloni e in particolare dal ministro Roberto Calderoli e dalla Lega sulla realizzazione di Autonomia Differenziata da concedere ad alcune regioni demandando a queste e ai relativi governatori, legislazione su alcune materie (progetto iniziato nel 2001 con l’abolizione del titolo V della parte seconda della costituzione votato con referendum) fondamnetali e a cui lo stato delega la gestione. Con la finanziara 2023 vengono definiti i LEP (Livelli essenziali delle prestazioni) che altro non sono che specchietti per le allodole per manipolare parlamento e opinione pubblica che così vedranno in questo DDL una buona legge di ridefinizione delle competenze che lo stato demdanda alle regioni”. Inizia così un intervento del Partito della Rifondazione Comunista della provincia di Ancona.

“Sappiamo bene che non è così. Il ddl Calderoli è deleterio e spezzerà l’unità della repubblica creando di fatto venti micro stati, con diversificazioni nel campo della legislazione e non solo, consolidando culture locali separatiste ed esclusive. Il progetto eversivo del ministro leghista è ovviamente abbinato alla “madre di tutte le riforme (!)” come le ha definite la premier Meloni ovvero il premierato forte , che punta a scardinare l essenza e la forma della repubblica nata dalla resistenza antifascista, con la scusa di governi più stabili.

“A questi due progetti assurdi, aggiungiamoci anche la voglia di una parte della maggioranza di governo di ripristinare le fallimentari gabbie salariali che andranno a colpire i lavoratori delle regioni del sud e quindi notoriamente più fragili,ripristinando di fatto le norme abolite alla fine degli anni 60.

Contro il progetto, definito dai molti comitati che in questi mesi si sono venuti a formare (in primis il Comitato “NO AD” per il ritiro di ogni autonomia differenziata,l’unità della repubblica e l’uguaglianza dei diritti”) il giorno 16 gennaio verranno effettuate manifestazioni in molte città d’Italia di fronte alle prefetture per chiedere lo stop a questo deleterio progetto di legge e denunciare quanto sta avvenendo. In Emilia Romagna, regione che ha avviato il preaccordo per l’Autonomia e’ in corso un’ampia mobilitazione con raccolta firme per il referendum che porti al ritiro della proposta .

“Anche noi del Partito della Rifondazione Comunista della provincia di Ancona – si legge sempre nel documento – riteniamo doveroso dire la nostra su questa questione fondamentale per i diritti dei cittadini, in primis quelli già provati da crisi economica e caro vita. Sosteniamo le manifestazioni in corso e ci uniamo alla protesta, perché non venga portato a compimento questo progetto incostituzionale e fermare l’assalto delle destre alla nostra repubblica unita”.

 

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