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Italo, il cane guida, e il senso del Natale

Italo, il cane guida, e il senso del Natale

Il ‘giornalista a quattro zampe’ dell’Unione ciechi e ipovedenti delle Marche torna a scrivere e ci racconta il valore di questi giorni

*Ciao amici,

io sono Italo e sono un cane guida. E come ogni anno, in questi giorni prendo penna e taccuino e scrivo agli umani.

Il Natale è vicino. E ho deciso di dedicare a tutti questa poesia. In particolare, alla mia amica canina Kerry, che purtroppo ha un serio problema di salute. E a tutti gli amici canini che soccorrono le persone e che salvano vite, in mezzo ai terremoti o sul divano di una casa che si è svuotata troppo in fretta.

Pensando proprio a questo, non capisco perché quando per gli umani si avvicina un periodo che dovrebbe essere bello bello, poi diventa brutto brutto come quando mio cugino Steal mi vuole mangiare tutte le crocchette.

Se solo gli umani pensassero un po’ meno alle cose che per me sono inutili come con chi stare al pranzo di Natale, che regali fare, abbaiare tra loro durante la cena che chiamano vigilia.

Insomma, non capisco perché ringhiare tanto in questo periodo.

A me bastano poche cose per essere felice: stare con la mia padrona e con tutti quelli che mi vogliono bene… ah dimenticavo… e con le mie crocchette!

Ma io dico… per i baffi di nonno Brando, possibile che in questo periodo sento cose dagli umani tipo:

“Ma tirasse via a passa’ sto’ Natale…”

“Devo andare per forza al cenone… io ne farei a meno…”

“Il regalo a mia cognata… ma per carità!”

BAU! Quanti problemi inutili. Quando se guardi bene, anche dal basso, da quaggiù, da dove guardo io, ci sono così tante persone che stanno davvero male e avrebbero un motivo serio per lamentarsi. Le incontro per strada, lo sguardo basso, che arriva fino a me. Noi ci capiamo al volo. Le osservo e penso che alla fine sono quelli che abbaiano di meno. Forse è per questo che non li ascolta nessuno. BAU!

NON SONO UN UOMO

Sono un cane non sono un uomo.

La mia priorità è mangiare quando ho fame come un uomo.

Sono un cane non sono un uomo.

Sono un animale sociale, mi piace stare in compagnia dei miei simili come un uomo.

Sono un cane non sono un uomo.

Ho bisogno di un capobranco che detta leggi e regole come un uomo.

Sono un cane non sono un uomo.

Sono un animale errante, mi sposto per cercare luoghi più proficui per me e la mia prole come un uomo.

Sono un cane non sono un uomo.

A volte sono aggressivo soprattutto quando ho paura o quando tentano di fare del male a chi voglio bene.

Come un uomo.

Ma sono un cane.

E non so cos’è la guerra.

Sono capace di amare senza condizioni.

Non come un uomo.

Sono un cane.

Darei la mia vita per salvare un uomo.

Ma sono un cane, non sono un uomo.

Un augurio speciale per voi umani, che il 2024 sia un anno che scodinzola ogni giorno, come un cane felice. Felice come me!

Italo, cane guida

*Autrice: Stefania Terrè, vicepresidente Uici Marche, padroncina di Italo

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