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In 21 Comuni della provincia di Ancona il progetto per tornare a bere da fonti locali

In 21 Comuni della provincia di Ancona il progetto per tornare a bere da fonti locali

“L’acqua non va per l’insù – Comuni amici dell’acqua” per ridare vita alle comunità

ANCONA – Tornare a bere da fonti locali per ridare vita alle comunità. È la filosofia di “L’acqua non va per l’insù – Comuni amici dell’acqua”, progetto che coinvolge 21 comuni della provincia di Ancona e che mira alla riduzione degli imballaggi e alla sensibilizzazione all’utilizzo sostenibile della risorsa più importante che abbiamo: l’acqua.

Ideato e promosso da ATA Rifiuti, con il sostegno di Viva Servizi, è un progetto di networking per la riduzione degli imballaggi monouso in plastica, l’utilizzo consapevole dell’acqua e la valorizzazione delle fonti locali attraverso il coinvolgimento partecipativo dei cittadini, delle imprese e degli enti. Con un doppio obiettivo: da un lato, fare bene all’ambiente, prevenendo la proliferazione dei rifiuti plastici, e dall’altro conoscere e valorizzare le città del territorio grazie alla mappa che mette in rete fontanelle dell’acqua pubblica, “casette dell’acqua”, e gli esercizi commerciali in cui turisti e cittadini possono bere acqua pubblica e riempire la propria borraccia. In questo modo si potrà scoprire il territorio percorrendo le vie dell’acqua, a beneficio dell’ambiente.

Per il presidente dell’ATA Rifiuti e della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, “l’iniziativa si inserisce pienamente all’interno di una politica più generale che l’ATA sta portando avanti da tempo di sensibilizzazione della comunità sulla necessità di buone pratiche per migliorare la sostenibilità ambientale. Ricordo la recente campagna di comunicazione “Buona Differenziata!”, presentata la settimana scorsa proprio qui in Provincia, per aumentare i già ottimi livelli di raccolta differenziata, che tra l’altro ci richiedono le normative europee sull’economia circolare. Questo nuovo progetto “l’acqua non va per l’insù”, coinvolge un territorio molto ampio e 21 comuni della Provincia di Ancona, e mira alla sensibilizzazione all’utilizzo di fonti d’acqua locali in alternativa ai contenitori monouso. Sono particolarmente orgoglioso di sostenere e veder realizzate tutte queste iniziative nella Provincia di Ancona, Ente da sempre sensibile alle tematiche ambientali.”

Dopo aver avviato con successo ad Ancona e Jesi il progetto “L’acqua non va per l’insù “, l’ATA ha esteso la proposta ai restanti Comuni dell’Ambito. Con Deliberazione n. 20 del 27.07.2023, l’Assemblea dell’ATA ha approvato l’atto di indirizzo per la diffusione del progetto sull’intero Bacino e, a seguito di ciò, i Comuni di Castelfidardo, Castelleone Di Suasa, Castelplanio, Cerreto D’Esi, Corinaldo, Cupramontana, Falconara Marittima, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Numana, Offagna, Ostra Vetere, Rosora, San Marcello, Santa Maria Nuova, Senigallia, Serra De’ Conti, Staffolo hanno aderito all’iniziativa inviando le informazioni necessarie per avviare la campagna sul proprio territorio. Ed ora la campagna è pronta per mostrarsi ai cittadini del territorio. L’avvio di questa nuova fase parte martedì 19 dicembre dalla sede della Provincia di Ancona, con l’evento di premiazione ai Comuni di Ancona e Jesi con la Brocca “Comuni amici dell’Acqua”, e la consegna agli altri 19 Comuni aderenti del “testimonial” del progetto – una borraccia griffata “L’acqua non va per l’insù”, bianca e azzurra, dal design semplice e puro come l’acqua. Comoda da usare e bella da vedere. Il contenitore perfetto per smettere di usare bottigliette di plastica.

Le abitudini moderne ci portano con troppa leggerezza all’abuso dei contenitori usa e getta, ed in particolare delle bottiglie di plastica. Ma solo una bottiglia di plastica usa e getta su 5 viene riciclata, tutte le altre, invece, impiegano tra i 400 e i 1000 anni per decomporsi.

E poi ci sono le fontanelle pubbliche, la presenza silenziosa che in ogni città accompagna giochi, racconti, ritrovi, passeggiate, memorie, di cittadini e turisti. Con generosità, la fontanella dona acqua gratuita a tutti. L’acqua pubblica sgorga anche dai rubinetti di casa e nei pubblici esercizi, talvolta anche ricorrendo all’uso dei purificatori.

Inizia da qui il lavoro che ha portato una rete di enti pubblici e privati a collaborare nel progetto “L’acqua non va per l’insù – Comuni amici dell’acqua”, per promuovere l’uso di contenitori riciclabili e riutilizzabili e riscoprire il valore dell’acqua come bene pubblico.

Il simbolo della campagna di sensibilizzazione è la borraccia griffata “L’acqua non va per l’insù”, messa a disposizione dei cittadini e dei turisti che ne fanno richiesta, presso gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. Per averla non serve denaro ma basta un proprio ricordo su una delle tante fontanelle della propria città, una brevissima storia da condividere che sarà raccolta nel diario d’acqua della città. La borraccia potrà essere riempita presso le fontanelle pubbliche o nella rete dei locali aderenti, gratis da rubinetto e a costi molto contenuti in caso di acqua purificata.

Un QR code stampato sulla borraccia conduce alla pagina del progetto e consente di trovare il punto d’acqua più vicino ( https://lacquanonvaperlinsu.atarifiuti.an.it/ ). Il progetto infatti mappa e mette in rete le fontanelle e gli esercizi commerciali in cui bere acqua pubblica e riempire la propria borraccia. In questo modo si potrà scoprire la città percorrendo le vie dell’acqua, a beneficio dell’ambiente.

La campagna si compone inoltre di molteplici iniziative di sensibilizzazione e promozione, con una comunicazione fortemente indirizzata alla valorizzazione delle città e del territorio. Nella cartellonistica, la grafica è personalizzata per ciascuno dei comuni partecipanti, con la stilizzazione dei simboli del territorio, il racconto del progetto, e il QR code della mappa delle fonti d’acqua. La campagna di comunicazione è a cura di Premiata Fonderia Creativa.

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