Carlo Iacomucci invitato al Premio Marche 2023
Carlo Iacomucci invitato al Premio Marche 2023
di MARIA GRAZIA FOCANTI
URBINO – Il Maestro Carlo Iacomucci è stato invitato alla Biennale d’arte contemporanea Premio Marche 2023. L’inaugurazione della manifestazione: “due mostre per sei mesi di Premio Marche” è avvenuta ieri, durante la conferenza organizzata dal coordinatore della rassegna Stefano Tonti, nella prestigiosa cornice della sala conferenze del Giardino d’Inverno del Palazzo Ducale di Urbino.
La storica dell’arte Cecilia Casadei ha scelto di invitare l’artista urbinate in considerazione della sua attività come incisore e pittore. La rassegna ha lo scopo di far riflettere sull’apporto marchigiano alla storia dell’arte contemporanea.
Iacomucci è un poeta-incisore che con la sua arte trasporta il visitatore in un ambiente onirico che cattura il mistero delle cose. Il suo è un “paesaggio dell’anima” che coniuga i simboli del mondo rurale con l’araldica rinascimentale, creando un paesaggio che va “oltre”.
L’albero della vita, gli aquiloni, il vento, i manichini e le sette gocce sono alcuni dei simboli che l’artista urbinate utilizza per il suo mondo. Ricco di suggestioni e di presenze evocate. La realtà visiva diventa pretesto per divagazioni metafisiche.
Iacomucci, che oggi vive a Monsano, è urbinate di nascita e nella città ducale ha frequentato la prestigiosa Scuola del Libro. Il Maestro, già insegnante presso l’accademia di Belle Arti di Lecce e successivamente presso il Liceo Artistico Statale di Varese e di Macerata, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Ricordiamo che è Commendatore al merito della Repubblica Italiana, per motivi artistici e culturali e che è stato nominato tra gli otto marchigiani dell’anno nel 2014.
Iacomucci partecipa alla seconda tranche dell’edizione 2023 del Premio Marche, curata da Cecilia Casadei e Andrea Carnevali. Una mostra monografica dal titolo “intorno allo stato dell’arte nelle Marche” che si terrà a Gradara presso il museo Marv dal 29 febbraio fino al 9 giugno 2024. Il Museo, guidato dal giovane e dinamico Luca Baroni ha aperto i battenti ad inizio 2023. Gli artisti selezionati per la Mostra di Gradara sono stati individuati tra quelli presenti alla Biennale di Venezia per Regioni del 2011. Due i macro temi affrontati: il senso degli artisti per la natura, a cura di Cecilia Casadei e Culture, tradizioni e linguaggi della contemporaneità di Andrea Carnevali. La Casadei, durante il suo intervento, ha affermato che l’arte puo’ cambiare il nostro sguardo sul mondo.
L’inaugurazione ha visto gli interventi dei curatori e del comitato scientifico della prestigiosa rassegna: Cecilia Casadei, Andrea Carnevali, Stefano Brachetti, Bruno Ceci, Camillo Langone e Stefano Tonti. Quest’ultimo, in qualità di coordinatore della Rassegna e moderatore della serata, ha introdotto relatori, dopo aver brevemente ricordato la storia del Premio Marche nato nel 1957 ad opera di Alfredo Trifogli. Oggi la figlia del promotore, Arianna, è la responsabile della segreteria organizzativa del premio. Da segnalare gli interventi dei direttori dei due musei che ospitano la rassegna: Luca Baroni (direttore del Marv) e Brachetti in rappresentanza della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino”.
Negli spazi espositivi della Galleria Civica d’Arte Albani di Urbino è stata aperta la mostra “Under Raffaello”. Rassegna nazionale curata da Langone che resterà aperta fino al 3 marzo e che ha selezionato giovani artisti italiani con meno di 37 anni (l’età a cui è morto Raffaello).
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Carlo Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, è nato ad Urbino nel 1949, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro. Una Scuola di grande tradizione e prestigio, che porta avanti, in modo personalizzato, da tantissimi anni.
Dagli anni ottanta e fino in tempi recenti (escluso periodo pandemia), per brevi periodi, si sposta all’estero; realizza disegni a china e acquerelli a Parigi, Praga, Strasburgo, Belgio, Olanda e, in particolar modo, a Londra, dove rimane affascinato dal quartiere “Portobello Road-Notting Hill”. Il maestro Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, è uno degli otto “Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti- nazionali, internazionali, tra i quali, nel 2021, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con decreto del Presidente della Repubblica per motivi artistici e culturali. Nel 1999 è uno dei fondatori della Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione “Il Pellicano” dei Trasanni di Urbino.
Professore di discipline pittoriche e di Educazione delle Arti Visive dal 1973 al 2008 all’Accademia di Belle Arti di Lecce poi al Liceo Artistico di Varese e di Macerata. Ha partecipato a tante mostre importanti, da ricordare: la 54^Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e alla Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanita. 2021 mostra personale “The Resilience Of Art – Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione” a cura di Gabriele Bevilacqua, coordinatore Enrico Carrescia con O.D.V., Sale Museali di Palazzo Bisaccioni , Jesi.
L’anno seguente, su invito del CE.S.MA. (Centro Studi Marche di Roma), il Maestro realizza un’opera multipla, in esemplari numerati e firmati, utilizzata come premio da consegnare ai nuovi Marchigiani dell’anno, presso la sala capitolare di Santa Maria sopra Minerva in Roma.
Opera a Monsano, a due passi da Jesi. carloiacomucci@libero.it – tel. 320.0361833.
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