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L’Ospedale di Pesaro secondo Saltamartini ha caratteristiche da secondo livello. E quello di Fano?

L’Ospedale di Pesaro secondo Saltamartini ha caratteristiche da secondo livello. E quello di Fano?

Impegnato insieme ad Acquaroli a far fronte alla carenza dei medici di medicina generale, tele medicina e ambulatori medici funzionali territoriali

di DANIELE CECCARELLI

PESARO – Interessante Consiglio comunale del comune di Pesaro, quello di ieri pomeriggio 6 novembre, con la partecipazione del presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, il vice-presidente nonché assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, l’assessore regionale Francesco Baldelli, e la direttrice generale della Azienda Sanitaria di Pesaro-Urbino, Nadia Storti.
Tema: la sanità nel pesarese ed il nuovo ospedale.
L’ assessore regionale ai lavori pubblici ed infrastrutture, Francesco Baldelli, ha annunciato che sono arrivate, alla scadenza del bando, ben dodici proposte di progettazione per il nuovo ospedale di Pesaro.
Un successo, secondo lui.
Prima del suo intervento l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, definendo l’ospedale di Pesaro ha detto che possiede caratteristiche di ospedale da secondo livello.
Però fino a poco tempo fa era un’azienda ospedaliera con l’ospedale di Fano, Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Marche Nord,
Tanto per capirci, l’ospedale di secondo livello, nelle Marche, è l’azienda ospedaliera di Torrette di Ancona.
Che fine farà Fano? Per saperlo con certezza, nonostante le rassicurazioni, bisognerà aspettare la redazione dell’atto aziendale della nuova azienda sanitaria di Pesaro-Urbino, in fase di elaborazione.
Per quanto riguarda la continuità assistenziale (ex guardia medica) non sono state sollevate proteste eclatanti. Segno che non è affatto un problema provinciale (come qualcuno vorrebbe farci credere) ma un problema del distretto sanitario di Fano ed in particolare della postazione di Mondolfo, la più penalizzata in assoluto.
A tal proposito, nelle sue conclusioni finali, il presidente della Regione Marche, Francesco ACQUAROLI, ha informato che nei prossimi sette anni, in tutto il territorio regionale, andranno in pensione ben 500 medici di medicina generale.
E per la programmazione attuale se ne potranno sostituire uno su due.
Un turn-over devastante.
Per cercare di far fronte a tale situazione hanno in mente di implementare le postazioni di tele medicina (nell’aprile 2022 si era proposto Mondolfo come centro sperimentale per la tele medicina), di istituire -dove possibile- gli ambulatori medici funzionali territoriali.
Soprattutto per venire incontro alla popolazione anziana e fragile.
L’ amministrazione comunale mondolfese, però oltre che annunciare il “rendez-vous” con la direttrice dell’ azienda sanitaria di Pesaro-Urbino Storti, che non ha portato nessuna novità di rilievo, non riesce ad andare.

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