A Castelferretti la sezione dell’Anmig ha promosso un incontro sulla riapertura della chiesa del cimitero
A Castelferretti la sezione dell’Anmig ha promosso un incontro sulla riapertura della chiesa del cimitero
di MASSIMO CORTESE
FALCONARA – Nel cimitero di Castelferretti, ha avuto luogo una brillante iniziativa della sezione falconarese dell’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra): la riapertura della chiesa dedicata a Santa Maria della Misericordia.
A fare gli onori di casa è stato Claudio Astolfi, presidente dell’ANMIG di Falconara Marittima, lieto per la presenza della Vicesindaca di Falconara Valentina Barchiesi, della Presidente regionale ANMIG Silvana Giaccaglia, oltre ai relatori Luigi Tonelli e Laura Carrera.
Grazie al bel tempo, l’evento è iniziato all’aperto, davanti ad una trentina di persone, con i saluti di Silvana Giaccaglia e della Vicesindaca.
Giaccaglia ha parlato brevemente del Concorso “Esploratori della Memoria”, riservato alle scuole di ogni ordine e grado della nostra regione, che nel corso di questi primi dieci anni ha coinvolto circa 12.000 giovani.
Valentina Barchiesi, condividendo il progetto finalizzato a preservare e diffondere la memoria storica tra le giovani generazioni, ha espresso la disponibilità a diffondere il concorso fra i docenti.
Ha preso poi la parola Luigi Tonelli che, prima di parlare delle lapidi senza corpi sepolti altrove o dispersi, collocate su un muro esterno della chiesa, tutte appartenenti a soldati morti tra le due guerre mondiali, ha fatto un breve excursus storico sulle cause che hanno innescato lo scoppio della Grande Guerra, come appunto venne definito il primo conflitto mondiale.
All’intervento di Tonelli, è seguito quello di Laura Carrera, già insegnante di Storia dell’Arte, che ci ha fatto scoprire la chiesetta di Santa Maria della Misericordia ed in particolare i suoi stupendi affreschi. La chiesa, fortemente voluta dalla famiglia Ferretti, presumibilmente è stata costruita nel 1450, come dimostra la presenza in un affresco di San Bernardino da Siena, che venne appunto canonizzato in quell’anno. Santi, vescovi, angeli ed arcangeli, varie scene della Crocifissione, la Vergine Maria, addirittura una immagine di Dio Padre raffigurato con sembianze umane: gli affreschi documentano la ricca religiosità dell’epoca.
La bella giornata di sole ha allietato la riapertura della chiesa di Santa Maria della Misericordia, così carica di storia, dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, della centralità della Fede Cristiana nei secoli passati e rara testimonianza del clima artistico circolante in quell’epoca in area anconetana.
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