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Mangialardi: “Nelle Marche le liste di attesa si allungano ed i Pronto soccorso collassano”

Mangialardi: “Nelle Marche le liste di attesa si allungano ed i Pronto soccorso collassano”

Secondo il capogruppo del Pd “la sanità di Acquaroli mina il diritto alla salute dei marchigiani”

ANCONA – “Ad oltre un anno dalla riorganizzazione che ha introdotto le Ast, due dei principali problemi in cui si imbattono quotidianamente i cittadini e il personale sanitario, ovvero l’esponenziale allungamento delle liste di attesa e il caos che continua a regnare nei pronto soccorso, non solo non hanno trovato soluzione, ma si sono addirittura aggravati. Lo possiamo constatare dalle decine di segnalazioni che riceviamo ogni giorno da utenti, medici e infermieri, i quali dipingono un quadro sconfortante: di fatto, con la giunta Acquaroli, nelle Marche le prestazioni del Servizio sanitario nazionale non sono più garantite”.

A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.

“Per rendersi conto del caos imperante che loro stessi hanno prodotto – attacca Mangialardi – basterebbe che il presidente, gli assessori e i consiglieri del centrodestra provassero a prenotare una visita al Cup o si recassero in uno qualsiasi dei pronto soccorso marchigiani.

Ma evidentemente non lo hanno mai fatto, altrimenti non si spiegherebbe la pochezza e l’assenza di visione, oltre che di adeguate risorse, del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale approvato lo scorso agosto, il quale non dà alcuna risposta ai problemi della sanità marchigiana. Sono decine di migliaia di cittadini che non riescono più a curarsi, se non ricorrendo alla prestazioni del privato. Persino i servizi convenzionati hanno terminato a settembre le risorse stanziate dall’apposito Fondo regionale, mentre sono in crescita le spese folli sostenute dalla Regione Marche per pagare il gettone ai medici delle cooperative private nei punti di primo intervento. Su questi temi il gruppo assembleare del Partito Democratico propone da molto tempo soluzioni utili e concrete, purtroppo sempre rigettate con immotivata arroganza da una maggioranza incapace di farsi carico dei problemi dei marchigiani”.

 

 

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