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Due milioni di euro dal Viminale a 171 Comuni per contrastare l’uso della droga tra i giovani

Due milioni di euro dal Viminale a 171 Comuni per contrastare l’uso della droga tra i giovani

ROMA – Con l’apertura del nuovo anno scolastico si intensifica l’attenzione posta su quelle problematiche legate al mondo giovanile che investono innanzitutto l’Istituzione scolastica in quanto non solo luogo di trasmissione del Sapere e di Formazione ma anche di aggregazione sociale, laddove più evidente si fa quindi la presenza di vere e proprie emergenze.

Ne è consapevole il Ministero dell’Interno guidato dal Ministro Matteo Piantedosi che ha deciso di finanziare con 2 milioni di euro, attraverso il Fondo Sicurezza Urbana, il Progetto Scuole Sicure. Ne sono destinatari 171 Comuni italiani distribuiti in tutto il territorio nazionale che dovranno utilizzare quelle risorse economiche per il contrasto alla droga e allo spaccio di droghe tra i giovani studenti con una serie di interventi mirati.

Ne dà annuncio il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni: «Si tratta – informa dal Viminale – di un contributo economico voluto e introdotto già dal 2018 dall’allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che consente alle amministrazioni locali di investire sui sistemi di videosorveglianza, di realizzare assunzioni a tempo determinato di Agenti di Polizia locale, di pagare le prestazioni di lavoro straordinario effettuate dal personale di Polizia locale, di acquistare mezzi e attrezzature per la Polizia locale, di promuovere campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti». Tale contributo finanziario è destinato a quanti tra i Comuni italiani non abbiano già beneficiato di forme di contribuzione pubblica, spiega ancora il Sottosegretario Molteni.

Il Progetto ha una indubbia valenza oltre che politica anche socio/culturale: interviene con efficacia su un importante aspetto che, spesso, condiziona drammaticamente la vita di milioni di adolescenti e le loro famiglie, e di fronte al quale altrettanto spesso la Scuola si scopre del tutto impreparata, come nel caso non infrequente di immobili pubblici fatiscenti frequentati dai giovani studenti costretti a vivere gran parte della loro giornata lavorativa in classe (insieme ai loro insegnanti e al personale amministrativo) sotto la minaccia di crolli delle strutture che li ospitano o di contagio da fibre di amianto ancora presente in molti edifici pubblici scolastici.

In questo senso l’impegno dell’attuale Governo, con i suoi Ministeri, non solo contribuisce a rendere consapevole il cittadino su tematiche di grande rilevanza ma agisce affinché contro la piaga dell’uso di droghe e dello spaccio di droghe (che spesso, come sappiamo, avviene in molte città italiane proprio nei luoghi prospicienti le scuole) vengano approntati strumenti di lotta non più procrastinabili: «’Scuole Sicure’ si è rivelato, e continuerà ad esserlo, un efficace e straordinario strumento di sensibilizzazione su un tema particolarmente delicato come i rischi derivanti dall’uso di droghe tra i giovanissimi.

Oltre alle operazioni di repressione e sanzionatorie – conclude il Sottosegretario Molteni – il Viminale mette in campo anche strumenti di contrasto ai venditori di droghe con azioni mirate a limitare la domanda tra i giovani studenti: una sfida alla quale il Governo-Meloni non si sottrae». (PMR)

Nella foto: Nicola Molteni, Sottosegretario al Viminale

 

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