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Ristrutturare casa: permessi, bonus e documenti. La guida aggiornata

Ristrutturare casa: permessi, bonus e documenti. La guida aggiornata

ANCONA – Decidere di ristrutturare casa richiede una serie di azioni da compiere per portare a compimento il progetto da realizzare senza rischiare sanzioni o non ricevere le agevolazioni fiscali previste dai vari bonus.
Si parte innanzitutto da un sopralluogo, che serve a valutare quali sono gli interventi più urgenti e i lavori che permettono di riqualificare l’abitazione. Si prosegue poi con l’elaborazione del preventivo che, una  volta accettato, avvia tutto l’iter di progettazione e di richiesta delle autorizzazioni. A questo punto il consiglio è di rivolgersi a un’azienda specializzata in ristrutturazioni edilizie, come Bassetti Home Innovation, e capire le differenze tra Cila, Scia e Cila per avere un’idea più chiara dei documenti necessari da richiedere. Ognuna di queste autorizzazioni, infatti, va presentata in base all’intervento da richiedere.
In questa guida aggiornata facciamo il punto sui permessi, i bonus e i documenti necessari per ottenerli.

Bonus casa: i permessi

La norma di riferimento per le ristrutturazioni edilizie è il Testo Unico dell’Edilizia, che contiene tutte le indicazioni generali per ristrutturare casa. A questo si aggiungono poi le disposizioni locali, come le leggi regionali, i regolamenti edilizi e i piani urbanistici del comune in cui è collocata l’abitazione, ed eventuali peculiarità del territorio, come ad esempio l’avere dei vincoli paesaggistici.
Se la ristrutturazione rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria che non riguardano le parti strutturali dell’edificio e non vanno a modificare né struttura né volume, al comune va presentata la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), corredata dei dati dell’azienda che realizzerà i lavori e il progetto che mostra il prima e il dopo dell’intervento.
La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) va invece presentata se i lavori riguardano parti strutturali dell’edificio o ne modificano la destinazione d’uso. Dura 3 anni e il comune ha 30 giorni per comunicare l’esito.

Tutti i bonus casa 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato numerose agevolazioni fiscali destinate alla riqualificazione delle abitazioni. Tra i bonus confermati fino al 2024 c’è il bonus ristrutturazione, che prevede un rimborso del 50% delle spese nella realizzazione di lavori che vanno a conferire all’abitazione una maggiore efficienza. Se gli interventi di ristrutturazione permettono all’abitazione di effettuare il passaggio di due classi energetiche, si può invece accedere al Superbonus, che nel 2023 permetterà di ottenere uno sgravio fiscale del 90% su interventi edilizi ad alta riqualificazione energetica. In base all’ultimo decreto ministeriale, per le famiglie a basso reddito c’è la possibilità di avere il Superbonus al 100%.
Le abitazioni oggetto di ristrutturazione possono inoltre richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici, che prevede il 50% di riduzione Irpef sull’acquisto di mobili nuovi ed elettrodomestici smart o di classe energetica elevata.
È prevista un’agevolazione anche per la sistemazione delle aree verdi, dei balconi e dei terrazzi, il bonus verde. Prevede una riduzione del 36% per gli interventi di arredamento e riqualificazione del verde e per l’installazione di sistemi di irrigazione.

Bonus casa: i documenti

Per ottenere le agevolazioni fiscali previste dai singoli bonus è necessario conservare le ricevute di tutte le spese, pagare con bonifico e, al termine dei lavori, caricare tutta la documentazione che attesti la riqualificazione energetica sul sito dell’ENEA. Dovranno essere indicati tutti i dettagli degli impianti installati e dei lavori effettuati e anche le certificazioni, ove necessari. Se non si presentano correttamente i documenti, si rischia di perdere il bonus.

 

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