CRONACAIN PRIMO PIANOSIROLO

Bloccato in serata a Falconara l’uomo che ha ucciso un ragazzo a Sirolo

Bloccato in serata a Falconara l’uomo che ha ucciso un ragazzo a Sirolo

SIROLO – E’ stato arrestato a Falconara, dai carabinieri, l’uomo che, oggi pomeriggio, ha ucciso a Sirolo un ventitreenne.

E’ stato rintracciato dai militari mentre girava, a dorso nudo, con in mano ancora il fucile da sub con il quale, poche ore prima aveva ucciso il ventitreenne, in via Cilea, a Sirolo.

Secondo le prime informazioni – l’arresto è avvenuto poco fa – si tratterebbe di un cittadino extracomunitario di 30 anni, originario dell’Algeria.

Dopo l’arresto l’uomo è stato portato nella caserma dei carabinieri di Osimo – sono loro ad indagare su questo inspiegabile delitto con il supporto dei colleghi del Reparto operativo del Gruppo di Ancona – per essere interrogato dal pubblico ministero della Procura di Ancona, dottor Marco Pucilli.

Il delitto è avvenuto a Sirolo, in via Cilea, poco dopo le ore 17 di oggi. Secondo i primi accertamenti fatti dai carabinieri la vittima sarebbe stata colpita dall’uomo, per futili motivi. A quanto sembra per una mancata precedenza lungo la strada.

La giovanissima vittima, originaria dell’Albania, si trovava a bordo di un’auto insieme a due amici. Poi la discussione degenerata.

Secondo il vicecapogruppo della Lega Marche in Consiglio regionale, Mirko Bilò, è ormai improcrastinabile, anche nella nostra regione, un’azione corale per ricercare e fronteggiare i motivi della violenza in ambito urbano sempre meno episodica

“Sono sconvolto e preoccupato – ha detto Bilò – per l’omicidio avvenuto a Sirolo dove un giovane di 23 anni è stato ucciso a colpi di fiocina per strada per aver cercato di aiutare un padre di famiglia incappato nella furia di un automobilista trasformatasi in vero e proprio pestaggio.

“Con frequenza crescente – aggiunge l’esponente della Lega in Regione – le nostre tranquille cittadine stanno diventando teatro di violenze di vario ordine e grado che testimoniano un crescente imbarbarimento della vita sociale di cui sta diventando sempre più urgente indagare e fronteggiare i motivi, vieppiù laddove appare futile come quello che avrebbe generato l’omicidio di Sirolo.

“Esprimo – ha poi aggi9unto Mirko Biò – la mia vicinanza alla famiglia del giovane ucciso e a tutta la comunità di Sirolo, rimasta impotente e impietrita di fronte ad un episodio efferato di cui è ingiustificabile qualsiasi motivazione”.

 

 

 

 

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