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Anche il consigliere urbinate Andrea Pazzaglia aderisce a Civici Marche

Anche il consigliere urbinate Andrea Pazzaglia aderisce a Civici Marche

È il secondo nella città ducale dopo Lino Mechelli, figura rappresentativa nella città

URBINO – Il consigliere comunale di Urbino, Andrea Pazzaglia aderisce al movimento civico Civici Marche, rappresentato in Consiglio regionale dal consigliere Giacomo Rossi.

Con Pazzaglia i consiglieri urbinati aderenti al movimento salgono a due, oltre a decine di adesioni di cittadini impegnati nei vari settori.  Andrea Pazzaglia è della località di  Pieve di Cagna è nel consiglio comunale urbinate eletto con la lista civica del Sindaco Gambini.

Dichiara Pazzaglia: “Ho voluto aderire a Civici Marche, perché è un contenitore che sta aggregando le esperienze civiche locali e le proietta in un ambito provinciale e regionale, portando su un piano più alto le attenzioni alle esigenze dei nostri comuni”. Piace il metodo di  lavoro del consigliere Rossi, sempre attento alle necessità delle comunità locali, in particolare quelle più piccole dei territori interni, un lavoro in sinergia con i rappresentanti sui territori. La mia adesione a Civici Marche non muta l’appoggio ed il sostegno leale al Sindaco Gambini e alla lista Liberi per Cambiare, anzi, servirà a dare voce ai piccoli e bellissimi borghi, numerosi a  Urbino, nella provincia e nelle Marche”. Lo stesso consigliere Rossi commenta: “Andrea è un ragazzo molto bravo, attivo per la sua Pieve di Cagna, la Città   di Urbino e il territorio, averlo tra i soci è un grande onore.

È il secondo consigliere comunale di Urbino che aderisce a Civici Marche, dopo Lino Mechelli, figura rappresentativa della città.

I due consiglieri mantengono la loro adesione alle rispettive liste civiche dove sono stati eletti. Con Civici Marche, saranno impegnati a proporre azioni virtuose, sostenendo le istanze di Urbino. Il Movimento Civici Marche e il Gruppo consiliare regionale guidato da Giacomo Rossi, in sintonia e piena disponibilità a sostenere la crescita di Urbino e la sua posizione di Capoluogo di provincia e riferimento dei territori interni, pronti a chiedere e difendere servizi essenziali e infrastrutture come sanità e viabilità.

 

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