CULTURAMARCHE

Non è un lavoro per ragazze, un mistero narrato con abilità da Sakuraba Kazuki

Non è un lavoro per ragazze, un mistero narrato con abilità da Sakuraba Kazuki

di TIBERIO CRIVELLARO

Paese curioso il Giappone, cultura millenaria, usi, costumi e tradizioni che contemplano l’arte della gentilezza e della pazienza, arti quali pittura, scultura, teatro e fine letteratura, ma anche capace di antiche violenze “imperiali” e quella attuale mafiosa della yakuza detta anche goducō, la peggior organizzazione criminale del sud-est asiatico, suddivisa in numerose bande.

Quindi, vi sembra normale che le adolescenti Onischi Aoi e Mivanoshita Shizuka siano due assassine che pianificano un paio di omicidi paragonabili a killer professionisti? Ma poi, nelle loro vite monotone e ripetitive tra casa e scuola, la faranno franca?

Un vero mistero narrato con piccata abilità da Sakura Kazuki, sceneggiatrice di fantafiction ispirate ai videogiochi violenti, qui in veste di romanziera noir col suo ultimo “Non è lavoro per ragazze” (E/O Edizioni – e autrice assai nota col suo “Red Girls” – semper E/O). Le due protagoniste, tredicenni, se a scuola sembrano normalissime teenager alle prese coi libri e, nel tempo libero l’una abile ai videogiochi, l’altra che si diverte a vestirsi in modo stravagante, nella vita privata celano ferite aperte e profonde. Sopra tutto Aoi che tiene un patrigno ubriacone il quale le ruba i risparmi, menandola pure. Per questo Aoi medita di ucciderlo.

L’amica Shizuka invece, ha in mente un diabolico piano per eliminare il ricco e despota nonno senza lasciar tracce del delitto. Ma una notte, Aoi, aiutata dall’amica a eliminare il patrigno, essa le chiederà, quale scambio di favori, di eliminare il vecchio nonno paralitico, vegliato da un aitante giovanotto che funge anche da accompagnatore e segretario. La complicità è il tema. Dunque, tra le vacanze estive e invernali, le due uccideranno, ma in modo da sembrare i decessi naturali o incidentali. Per cui in queste vacanze o le prossime non andate a trascorrerle in Giappone e sopra tutto state lontani dalle adolescenti in loco tanto carine quanto letali. Conversate solo con il Budda o i suoi adepti. Ave.

SAKURABA KAZUKI

NON È UN LAVORO PER RAGAZZE

E/O Edizioni

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